Rumors NBA

Pistons interessati alle conferme di Dennis Schroeder e Malik Beasley

Secondo quanto riportato da Michael Scotto, i Detroit Pistons hanno intenzione di confermare Dennis Schroeder e Malik Beasley, due dei protagonisti della stagione appena conclusa che a breve diventeranno Free Agent.

Entrambi i giocatori dovrebbero ricevere offerte intorno al valore della mid-level exception, con Beasley che riscuoterà sicuramente più interesse dopo aver segnato oltre il 41% delle triple tentate negli ultimi due anni tra Bucks e Pistons.

Non avendo i suoi Bird Rights, i Pistons potranno rifirmarlo solo con Cap Space o Mid Level.

Schroeder ha prodotto 10.8 punti e 5.2 assist a partita con la maglia di Detroit. Il team potrà utilizzare gli early Bird rights per offrirgli un nuovo accordo soddisfacente.

Il T Quotidiano: Paolo Galbiati, il futuro è negli Stati Uniti?

Secondo il T Quotidiano il futuro di Paolo Galbiati sarebbe negli Stati Uniti. Dopo il mancato accordo con Gran Canaria (ma in Spagna il giornalista Chema De Lucas ha giudicato la voce come una fake news), qualcosa si starebbe muovendo per il coach in uscita da Trento a fine stagione.

Leggiamo: «Ecco quindi che l’attuale coach bianconero, da sempre grandissimo amante del basket Nba, si accaserà in qualche franchigia statunitense dove andrà a ricoprire il ruolo di assistente».

Milwaukee Bucks, cosa significa il post su IG di Giannis Antetokounmpo?

Il post pubblicato da Giannis Antetokounmpo all’alba di lunedì ha unito Milwaukee, la Cream City, e il rapper greco LEX.

Il due volte MVP ha infatti postato una foto in cui indossa la maglia d’allenamento dei Bucks, con la scritta “Win for Cream City”, soprannome di Milwaukee legato al colore dei suoi storici edifici.

In sottofondo, il brano scelto è “Αλήτικη Αγάπη” (Amore Ribelle) di LEX. Emozionato, Giannis ha accompagnato la storia con emoji di gratitudine e saluto militare.

 

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Un post condiviso da Giannis Ugo Antetokounmpo (@giannis_an34)

Boston Celtics, in arrivo novità importanti nella prossima offseason?

Shams Charania, ospite del Pat McAfee Show, di recente ha parlato dei piani di mercato dei Boston Celtics per la prossima offseason, rivelando che l’idea è di provare a tagliare i costi per non compromettere la sostenibilità del team nel lungo periodo.

“Il resto della lega si sta preparando a dei cambiamenti nel roster dei Celtics in questa offseason….Le mie fonti mi dicono da settimane che i Celtics esploreranno diverse ipotesi di trade.

“Il roster attuale non è sostenibile, nessuno all’interno dell’organizzazione – dai giocatori ai membri dello staff – sarebbe sorpreso di vedere delle novità. Perché se si pensa al nuovo CBA, ci sono restrizioni importanti rispetto al passato”.

I Celtics hanno le due superstar, Jayson Tatum e Jaylen Brown, con contratti supermax ben oltre i 50 milioni per la prossima stagione, e i vari Jrue Holiday, Derrick White e Kristaps Porzingis intorno ai 30.

Il dettaglio, via Hoopshype:

celtics

“In questo momento hanno cinque giocatori che guadagneranno oltre 28 milioni di dollari nella prossima stagione. È un record per la lega,  un monte salari intorno ai 500 milioni di dollari. I Celtics erano consapevoli di dover fare i conti con questa situazione dal momento in cui hanno deciso di prendere prima Kristaps Porzingis e poi Jrue Holiday.

“Ma per ora nessuna cessione è in cima ai pensieri dei Celtics. Questa è ovviamente la squadra più talentuosa della Lega. Credo che molti siano d’accordo su questo punto. Quindi si tratta di problemi che è bene avere, ma rimane il fatto che più di qualcuno in giro per la lega si sta preparando per un certo livello di cambiamento nel roster dei Celtics”.

Il video del suo intervento, in cui tratta diversi argomenti interessanti. Intorno al minuto N.21 la parte sui ‘verdi’:

LeBron James: “Non spetta a me convincere Luka Dončić a restare ai Lakers”

Intervistato da ESPN, LeBron James ha chiarito di non voler interferire nella decisione di Luka Dončić sul suo futuro con i Los Angeles Lakers. “Non è compito mio convincerlo”, ha detto il quattro volte MVP. “Lui sa già come mi sento. Questo scambio è stato fatto pensando al futuro, non a me”.

LeBron ha poi aggiunto: “Luka ha 26 anni, io 40. Non può basare la sua carriera sulla mia. Certo, spero che resti. I tifosi lo adorano, L.A. lo ha accolto, noi lo amiamo come compagno e fratello. Ma alla fine, la scelta è solo sua”.

Tuomas Iisalo nuovo coach dei Grizzlies: è il primo finlandese nella storia NBA

I Memphis Grizzlies hanno scelto di confermare Tuomas Iisalo come nuovo capo allenatore della franchigia. Secondo quanto riportato da Shams Charania, Iisalo – subentrato come interim a Taylor Jenkins a fine marzo – è ora il primo head coach finlandese nella storia della NBA.

Iisalo ha alle spalle una solida carriera da giocatore in patria e un profilo di assoluto rispetto nel basket europeo: nel 2024 ha vinto l’EuroCup e il premio di miglior allenatore con il Paris della competizione prima di approdare a Memphis.

La sua promozione rappresenta un segnale chiaro di fiducia da parte dell’organizzazione, che punta sulla sua filosofia tecnica e il background internazionale per rilanciare la squadra nella prossima stagione.

Mitch Johnson nuovo head coach degli Spurs: sarà l’erede di Popovich

La transizione storica è compiuta: i San Antonio Spurs hanno scelto Mitch Johnson come nuovo allenatore, secondo quanto riportato da ESPN. Johnson, assistente da un decennio e head coach ad interim dopo il malore di Gregg Popovich, sarà il successore ufficiale della leggenda NBA.

La decisione della franchigia texana garantisce continuità al progetto costruito da Popovich insieme al CEO RC Buford e al GM Brian Wright, arrivato nell’estate 2016 proprio come Johnson. La promozione premia il lavoro dietro le quinte e la piena conoscenza della cultura Spurs.

Johnson, 38 anni, ha guadagnato fiducia dentro e fuori dallo spogliatoio durante la sua gestione ad interim. Ora avrà l’incarico di guidare la nuova generazione con Stephon Castle e il resto del giovane nucleo.

Los Angeles Lakers, ecco le priorità dopo la preoce eliminazione nei playoff

ESPN – “NBA offseason 2025: Draft, free agency, trade targets for 30 teams” di Bobby Marks

Secondo l’analisi di Bobby Marks per ESPN, i Los Angeles Lakers si preparano a un’estate cruciale dopo l’eliminazione al primo turno per il secondo anno consecutivo. Le priorità sono chiare: decidere il futuro di LeBron James (che ha una player option da 52,6 milioni di dollari), estendere Luka Dončić (eleggibile per un quadriennale da 229 milioni a partire dal 2 agosto), e considerare un nuovo contratto anche per Austin Reaves, il cui attuale accordo è considerato tra i più vantaggiosi della lega.

La dirigenza, guidata da Rob Pelinka, intende costruire un roster più adatto alla filosofia di gioco di JJ Redick, partendo dalla necessità di un centro titolare atletico e di maggiore profondità nei lunghi. Sul mercato, i Lakers dispongono di oltre 70 milioni in contratti in scadenza da usare in eventuali scambi, oltre a un solo pick al Draft (n. 55) e una flessibilità moderata sotto il primo “apron” salariale.

Obiettivo: convincere Dončić della sostenibilità del progetto anche in un futuro post-LeBron.

Milwaukee Bucks, mercato complicato. E cosa vuole fare Giannis Antetokounmpo?

The Athletic – “Amid Giannis trade chatter, the Bucks look stuck after another lost season” di Eric Nehm e Sam Amick

Dopo l’eliminazione al primo turno contro Indiana e l’infortunio al tendine d’Achille di Damian Lillard, i Milwaukee Bucks si ritrovano in un’estate densa di interrogativi. Come riportano Eric Nehm e Sam Amick su The Athletic, Giannis Antetokounmpo ha evitato ogni commento sul futuro immediato, chiudendo così ogni discussione post-Gara 5: “Non lo so, vorrei solo continuare a giocare”.

La squadra, al terzo KO consecutivo al primo turno, sembra non trovare più la formula vincente. Nonostante prestazioni individuali straordinarie (30 punti, 20 rimbalzi e 13 assist in Gara 5 per Giannis), Milwaukee continua a deludere nei playoff. La rottura tra ambizioni e risultati spinge ora il club a un bivio: rifondare attorno ad Antetokounmpo o considerare scenari alternativi, inclusa una clamorosa trade.

L’infortunio di Lillard, che peserà per oltre il 30% del salary cap 2025-26, complica ogni piano tecnico e di mercato. Giannis ha ribadito l’amore per il coach Doc Rivers, ma anche la frustrazione per un progetto che non decolla. E mentre alcuni media già lo immaginano altrove (Lakers, Miami), lui per ora resta in silenzio. E riflette.

Il dilemma degli Houston Rockets: Trade per una star o avanti con lo stesso gruppo?

Gli Houston Rockets si trovano in una posizione invidiabile rispetto alla maggior parte delle franchigie NBA. Il lavoro del Front Office negli ultimi anni ha consegnato a coach Udoka un roster ricco di giovani talenti ma già in grado di competere nei playoff, con una serie di asset futuri ancora da spendere.

Attualmente in svantaggio 1-3 nella serie di primo turno contro i Golden State Warriors, i Rockets sanno già che trascorreranno la prossima offseason al centro dei rumors di mercato. Il motivo lo ha spiegato di recente il playmaker/leader Fred Van Veet:

“Sappiamo che nei playoff a volte si tratta di avere un giocatore immarcabile negli ultimi cinque minuti, che può chiudere la partita….Per il resto abbiamo tutto…. Con un giocatore del genere saremmo considerati i favoriti per il titolo. (Con la squadra attuale) possiamo avere successo nei playoff, ma è più difficile. Il margine di errore è davvero ridotto”.

Secondo ESPN, che ha raccolto le opinioni del trio Fertitta-Stone-Udoka, da una parte si vorrebbe consentire al gruppo di crescere senza aggiungere profili ingombranti, nella convinzione che almeno uno tra i vari Green, Thompson, Smith Jr, Selgun e Reed possa diventare il tipo di ‘closer’ che manca. In fondo si tratta di giocatori già abituati a lavorare duro anche nella propria metà campo, destinati a migliorare nel corso degli anni.

Dall’altra parte però c’è la possibilità di mettere le mani su una delle superstar che molto probabilmente cambieranno aria in estate. Kevin Durant e Giannis Antetokounmpo sono i nomi sulla bocca di tutti, ma non si tratta di certo degli unici potenziali obiettivi.

“Anche se può essere eccitante sentirsi vicini al titolo, è importante muoversi con la stessa pazienza che ci ha portato dove siamo oggi,  assicurarsi di prendere sempre decisioni basate non solo sull’oggi, ma anche sul futuro”, spiega l’owner Patrick Fertitta. “Perché non vorremmo mai privilegiare il breve termine a discapito del lungo termine. Ma se dovesse presentarsi un’opportunità importante, che ci consentirebbe davvero di migliorare, ci impegneremmo al massimo per capire se sia la mossa giusta da fare”.

“In un mondo perfetto, ci piacerebbe vedere questo gruppo crescere insieme, fino a diventare una contender. Se tutti riusciranno a migliorare individualmente e collettivamente, pensiamo che il gruppo attuale abbia il necessario per giocare anche a maggio e giugno”.

 

 

Davis Bertans, il futuro è nuovamente in NBA?

Il futuro di Davis Bertans potrebbe essere nuovamente in NBA. Secondo quanto appreso da Sportando, alcune franchigie NBA monitorano il giocatore per quest’estate.

Classe 1992, il giocatore lettone sta producendo 11.6 punti di media in ABA League in maglia Dubai Basketball con il 41.9% da 3 e il 69% da 2.

I Rockets sprecano tutto contro i Warriors senza Butler: futuro a rischio

Gli Houston Rockets hanno perso Gara 3 contro i Golden State Warriors 104-93, fallendo un’occasione d’oro senza Jimmy Butler in campo.

Il crollo offensivo di Jalen Green (9 punti) e le difficoltà nel pick-and-roll hanno riaperto interrogativi sulla competitività del roster.

Ora Houston deve reagire subito: un’altra sconfitta potrebbe accelerare cambiamenti importanti, Green compreso, nella prossima offseason.

Fonte: The Athletic

Atlanta Hawks, Elton Brand tra i candidati per il nuovo front office

Secondo quanto riportato da Jake Fischer e Marc Stein, Elton Brand è tra i profili valutati dagli Atlanta Hawks per guidare il nuovo front office.

Dopo l’esonero di Landry Fields e la promozione di Onsi Saleh a general manager, la franchigia è alla ricerca di un President of Basketball Operations e ha incaricato Sportsology Group di dirigere il processo di selezione. Brand è attualmente executive ai Philadelphia 76ers.

Vasilije Micic vicino all’Hapoel Tel Aviv: maxi contratto da 5 milioni in arrivo

Vasilije Micic è sempre più vicino all’Hapoel Tel Aviv. Dopo aver cambiato agente anche per il mercato europeo, il regista serbo ha imboccato la strada del ritorno nel Vecchio Continente, con un contratto da 5 milioni di dollari sul tavolo secondo Encestando.

Micic ha giocato 41 partite totali in NBA quest”anno tra Charlotte e Phoenix, con un minutaggio minimo (4.4’ di media con i Suns). Nonostante l’opzione per restare a Phoenix anche nella stagione 2025-26 a 8 milioni di dollari, il serbo sarebbe deciso a cambiare scenario.

L’arrivo di Micic in Israele cambierebbe le strategie di Panathinaikos ed Efes, che lo avevano individuato come possibile rinforzo per la prossima stagione.

Sacramento Kings, Scott Perry nuovo GM al posto di McNair

Secondo ESPN, i Sacramento Kings stanno finalizzando l’accordo con Scott Perry per affidargli il ruolo di general manager, al posto di Monte McNair, uscito di scena dopo la sconfitta al play-in contro i Mavericks.

Perry aveva già lavorato a Sacramento nel 2017 prima dell’esperienza ai New York Knicks. Per lui anche incarichi nei Pistons, Magic e Sonic.

Scossa ai Sacramento Kings: via Monte McNair, e non solo

Giornata di rivoluzione per i Sacramento Kings dopo la fine della corsa playoff: secondo ESPN e The Athletic, la franchigia ha deciso di separarsi dal GM Monte McNair, premiato come dirigente dell’anno nel 2023.

In parallelo, come riporta il SacObserver, Jim Moran, assistente allenatore, ha accettato un incarico a Florida State University, nello staff di Luke Loucks.

Fonte: ESPN, The Athletic, SacObserver

I Pelicans pronti a cedere Zion Williamson: sarà Joe Dumars a gestire la trade

Secondo quanto riportato da @FearTheBrown e rilanciato da @WireHoops, la proprietà dei New Orleans Pelicans avrebbe deciso di spingere Joe Dumars – prossimo presidente delle operazioni cestistiche – a cercare una trade per Zion Williamson durante l’estate.

Dopo sei stagioni segnate da infortuni e occasioni mancate, si profila così una svolta epocale per la franchigia della Louisiana. Il nuovo corso dovrebbe partire con la cessione del giocatore simbolo, scelto con la prima chiamata assoluta nel Draft 2019.

Joe Dumars verso New Orleans: sarà il nuovo presidente dei Pelicans

Joe Dumars è pronto a diventare il nuovo president of basketball operations dei New Orleans Pelicans.

Secondo quanto riferito da ESPN, il membro della Hall of Fame sta finalizzando l’accordo che lo riporterà nella sua Louisiana.

Dumars ha guidato i Detroit Pistons dal 2000 al 2014, costruendo la squadra campione NBA nel 2004. Ora si prepara a prendere il posto di David Griffin, esonerato dopo sei stagioni deludenti.

LaMelo Ball e le voci di mercato: Mi dà fastidio solo se il cane fa pipì in casa

LaMelo Ball non si lascia turbare dalle voci di mercato. In un’intervista diventata virale, il talento degli Charlotte Hornets ha commentato con leggerezza le indiscrezioni su una sua possibile partenza:

“Mi dà fastidio se non mangio, se non ho il pasto, allora chiamo qualcuno e spero che arrivi del cibo. Essere infastiditi è come quando il cane fa pipì sul pavimento, quelle sono le cose che mi danno fastidio.

Ma dire che devo andare da qualche parte o fare qualcosa? No, non può”. Una risposta che conferma il suo stile fuori dagli schemi.

Phoenix Suns, perché Mike Budenholzer è stato cacciato dopo una sola stagione?

L’esonero era nell’aria, la notizia ufficiale è arrivata ieri. Oggi, però, l’attenzione si sposta sui motivi e su cosa abbia davvero incrinato il rapporto tra Mike Budenholzer e i Phoenix Suns. Il tecnico dell’anello 2021 con i Bucks è stato sollevato dall’incarico dopo appena un anno, al termine di una stagione fallimentare sotto ogni aspetto. Non solo risultati: a pesare, secondo The Athletic, sarebbero state dinamiche interne allo spogliatoio difficili da gestire e un rapporto ormai logoro con Devin Booker.

Una decisione che brucia anche a livello economico: Budenholzer aveva firmato un quinquennale da oltre 50 milioni di dollari, interrotto dopo appena 82 partite. Una parabola amarissima, soprattutto per un coach cresciuto in Arizona, che aveva definito “incredibile” la possibilità di guidare la squadra della sua infanzia.

I numeri di una stagione disastrosa

Con 214 milioni di dollari in salari e altri 152 in luxury tax, i Suns erano il roster più costoso della NBA. Il risultato? Un record di 36-46, l’11° posto a Ovest, fuori dal Play-In, con nove sconfitte nelle ultime dieci gare. Mai così male dal 2020. Ma il fallimento sportivo è solo la punta dell’iceberg.

Il nodo: la rottura con Booker

Le tensioni tra Budenholzer e Devin Booker sarebbero state decisive. Il coach, noto per la sua rigidità e per chiedere responsabilità ai giocatori, avrebbe accusato il leader dei Suns di essere troppo “presente” in campo e nei timeout. Una riunione a porte chiuse, riportata da Chris Haynes e mai smentita, avrebbe incrinato il rapporto. Anche Kevin Durant ha vissuto momenti di frizione, come quel timeout contro i Clippers in cui si è visibilmente irritato dopo un contatto con l’allenatore.

A tutto questo si aggiungono scelte tecniche poco chiare: 35 quintetti titolari diversi, Ryan Dunn sparito nel finale di stagione, Bol Bol utilizzato a intermittenza e, soprattutto, un sistema di gioco che non ha mai dato identità né solidità difensiva a una squadra costruita per vincere subito.

Il lento logoramento

Il tono emotivo dell’esordio in conferenza stampa ha lasciato spazio a un Budenholzer distaccato. Poche parole coi media, conferenze lampo, nessun feeling con l’ambiente. I tifosi hanno cominciato a mal digerire le sue risposte standard: “Dobbiamo essere migliori”. Lo stesso spogliatoio, raccontano fonti interne, si sarebbe “spento” man mano che la stagione affondava.

Il finale: gelo e consapevolezza

Mercoledì scorso, durante la sconfitta che ha sancito l’eliminazione matematica dai Play-In, Budenholzer si è seduto in panchina tra Fizdale e Forcier. Alla sirena, è andato via in silenzio, con lo sguardo basso. Il giorno dopo, a domanda diretta sul futuro, ha risposto: “È ancora troppo fresco per parlarne. È stata dura, senza dubbio”.

Cosa succede ora?

Per ora nessun cambio nella dirigenza, ma il contratto del presidente James Jones scade a giugno e Mat Ishbia (proprietario dal 2023) potrebbe valutare nuovi profili. La priorità, comunque, è ricostruire attorno a Devin Booker, mentre Kevin Durant potrebbe essere messo sul mercato già nelle prossime settimane.

Phoenix è passata in tre stagioni da Monty Williams a Frank Vogel, fino a Budenholzer. Tre allenatori in tre anni. E il progetto da contender, per ora, resta solo sulla carta.

Willie Green sul futuro ai Pelicans: Nessuna trattativa finora

Con il 21-61 finale e l’ennesimo ko contro OKC, i New Orleans Pelicans chiudono la peggior stagione dal 2005. Il coach Willie Green, sotto contratto dal 2021, ha ammesso: «Non abbiamo ancora parlato del mio futuro. Abbiamo fallito, io per primo».

Tanti gli infortuni, da Zion Williamson a McCollum, ma l’incertezza regna in vista dell’offseason: «Nessuno è al sicuro», ha detto Trey Murphy.

Morey e Nurse confermati: i 76ers ripartono con fiducia

Nonostante il 24-58 finale, i Philadelphia 76ers confermano Daryl Morey e coach Nick Nurse per la prossima stagione.

L’obiettivo? «Un roster più giovane e dinamico» attorno a Embiid, Maxey e George, tutti condizionati dagli infortuni nel 2024/25.

Morey ha ammesso errori nella costruzione della squadra ma guarda avanti, puntando anche sul possibile pick al Draft: «Sceglieremo il miglior talento disponibile».

I Trail Blazers estendono il contratto di coach Chauncey Billups

Chauncey Billups e i Portland Trail Blazers hanno raggiunto un accordo per un’estensione pluriennale, come riportato da Shams Charania.

Billups siede da 4 stagioni sulla panchina dei Trail Blazers.

Quest’anno il team ha mostrato progressi importanti soprattutto nella seconda metà della regular season, lanciando giocatori di talento come Avdija, Camara, Sharpe ed Henderson, oltre al rookie Clingan.

Colin Castleton torna ai Raptors, accordo biennale

Secondo quanto riportato da Keith Pompey, Colin Castleton lascia i Philadelphia 76ers per firmare un biennale con i Toronto Raptors.

Il big man quest’anno ha disputato 25 partite tra Grizzlies, Raptors e 76ers, con medie di 4.5 punti e 4.8 rimbalzi in 16 minuti.

Nei giorni scorsi il team canadese ha tagliato Orlando Robinson e Cole Swider, per poter convertire il two-way contract di A.J. Lawson e firmare Castleton.

Mavs, Brandon Williams firmerà un accordo biennale

I Dallas Mavs hanno deciso di convertire il Two-Way contract di Brandon Williams in un accordo biennale standard, secondo Shams Charania.

Williams dopo la pausa per l’ASG ha fatto registrare medie di 15.7 punti (53% FG, 36% 3p, 89% FT), 4.3 assist e 1.5 recuperi.

Il team texano inoltre nei prossimi giorni potrebbe convertire anche il contratto di uno tra Kessler Edwards e Kai Jones, ma solo liberando un posto a roster entro giovedì.

Di seguito l’analisi dell’esperto di Espn Bobby Marks.

 

I Phoenix Suns vogliono un maxi scambio per Kevin Durant

I Phoenix Suns sono ancora alla ricerca di un’offerta importante per Kevin Durant, dopo aver già valutato ipotesi di scambio alla trade deadline. Il giocatore, però, non voleva trasferirsi a stagione in corso.

Ora, con l’estate alle porte, si riapre il discorso trade, ma l’età (37 anni), il possibile rinnovo da 120 milioni in due anni, e i limiti salariali dei contender potrebbero costringere i Suns ad accettare meno del previsto.

Fonte: ESPN – Brian Windhorst

Denver Nuggets, Dario Saric verso il bivio: opzione da 5.4 milioni o ritorno in Europa?

La stagione di Dario Saric ai Denver Nuggets non ha rispettato le attese. Il lungo croato, arrivato la scorsa estate con un biennale da 10.6 milioni di dollari (secondo anno in player option), ha giocato appena 16 partite e solo in 9 occasioni ha superato i 10 minuti di utilizzo. Il suo impatto è stato minimo e ora la dirigenza si trova con un contratto da 5.4 milioni in bilico e un giocatore in fondo alla rotazione.

Secondo il Denver Post, Saric è orientato a esercitare l’opzione per la stagione 2025-26, nonostante l’interesse di club europei come Real Madrid e Dubai Basketball. “Non ho ancora deciso nulla”, ha spiegato il giocatore. “A fine stagione valuterò con la mia famiglia cosa sarà meglio per me”.

Se rimanesse a Denver, Saric rappresenterebbe il sesto stipendio più alto della squadra, con un impatto significativo sul salary cap. In caso di rinuncia, i Nuggets potrebbero scendere sotto la first apron e avere maggiore margine di manovra. Ma l’ipotesi buyout è complicata, visto che Denver ha già sacrificato asset per liberarsi di Reggie Jackson un anno fa.

Saric, 31 anni ad aprile, è davanti a un bivio: restare in NBA con pochi minuti e un buon contratto, oppure tornare in Europa da protagonista. Una decisione che potrebbe cambiare il corso della sua carriera.

Fonte: The Denver Post

Kevin Durant, possibile addio ai Suns: cinque squadre già interessate

Il futuro di Kevin Durant a Phoenix sembra sempre più in bilico. Secondo quanto riportato da Shams Charania, i Suns sarebbero pronti a collaborare con il giocatore per trovare una nuova destinazione dopo due stagioni deludenti, nonostante il trio formato con Booker e Beal.

Già alla deadline di febbraio c’erano stati contatti tra Durant e Timberwolves, Heat, Knicks, Spurs e Rockets, club con cui ci sarebbe stato interesse reciproco. Questi nomi torneranno in gioco in estate, con Durant che potrà firmare un’estensione da 120 milioni in due anni, ma con il contratto attuale in scadenza avrà voce in capitolo sul proprio futuro.

La trade, se avverrà, potrebbe essere una delle più influenti dell’offseason NBA.

Fonte: ESPN / Shams Charania

Cade Cunningham vicino all’All-NBA: pronto un super contratto da 269 milioni

Cade Cunningham è ormai considerato un nome certo per uno dei tre quintetti All-NBA: un riconoscimento che gli varrebbe l’attivazione della Rose Rule. Grazie a questa clausola, il suo contratto con i Detroit Pistons salirebbe da 224 a 269 milioni di dollari per cinque anni, con partenza dal 30% del salary cap.

Con 25.7 punti, 6.1 rimbalzi e 9.2 assist di media, Cunningham ha guidato i Pistons a una clamorosa rinascita dopo il disastroso 14-68 della scorsa stagione. Settimo nell’ultimo straw poll MVP di ESPN, ha convinto tutti, anche dirigenti rivali.

“Vediamo cosa farà in una serie playoff, dove ogni possesso conta”, ha dichiarato un dirigente della Western Conference. Intanto, Detroit sogna in grande.

Fonte: RealGM