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Simone Fontecchio può lasciare subito gli Utah Jazz: tutti i dettagli

Simone Fontecchio potrebbe cambiare squadra prima della deadline. Zach Lowe di ESPN e Tony Jones di The Athletic concordano.

Simone Fontecchio, il contratto

Partiamo dal contratto. Simone Fontecchio percepisce in questa stagione poco più di 3 milioni di dollari, gli ultimi del suo biennale da rookie.

In estate sarà Restricted Free Agent con una qualifying offer da 3 milioni e 800 mila dollari.

Il futuro

Nel suo podcast, Lowe afferma che ci sono franchigie “sicuramente interessate a Fontecchio”, pur ammettendo di non sapere quali siano i piani dei Jazz per lui.

Il giocatore si è affermato come uomo da quintetto, con presenza difensiva sull’ala, buon tiro da fuori e capacità di giocare da handler.

Secondo Lowe alla fine Fontecchio resterà a Utah, visto l’elevato rapporto tra rendimento e costo, anche nella prossima stagione a meno di offerte clamorose in estate.

Secondo Tony Jones, invece, ci sarebbero più chance per un addio immediato agli Utah Jazz. Interessate a Fontecchio sono Phoenix Suns e Boston Celtics, in cerca di rinforzi per la “second unit”. Boston, soprattutto, avrebbe prime scelte da mettere in gioco. 

Philadelphia 76ers, ecco due nomi per ripartire. Tutti i dettagli

Secondo quanto riportato da Yahoo Sports, i Philadelphia 76ers sono alla ricerca di modi per rafforzare la squadra, anche in virtù dell’intervento chirurgico al ginocchio di Joel Embiid.

Il loro obiettivo è acquisire scelte al primo giro più immediate, visto che la prima scelta negoziabile sarà disponibile solo nel 2026.

Tra i giocatori nel mirino dei Sixers ci sono Buddy Hield dei Pacers e Bojan Bogdanović dei Pistons. Hield, con un salario di 18,5 milioni di dollari, si adatterebbe ai contratti in scadenza dei Sixers senza gravare sul loro bilancio futuro, mentre Bogdanović, con un ingaggio di 20 milioni di dollari per questa stagione e solo 2 milioni garantiti per il 2024-25, rappresenta un’altra opzione attraente.

Tuttavia, Detroit non ha mostrato interesse nel cedere Bogdanović, nonostante l’interesse dei Pistons per una riconquista di Tobias Harris, che Philadelphia non sembra voler scambiare.

Golden State Warriors, Mavs e Bucks su Wiggins. Ma la trade è difficile

Andrew Wiggins si profila come la pedina di scambio più preziosa per i Golden State Warriors in vista della deadline, ma concretizzare un affare si rivela complicato.

Il mercato offre poche alternative paragonabili a Siakam, e altre opzioni come Dejounte Murray degli Hawks non si adattano alle esigenze dei Warriors.

Wiggins ha attirato l’interesse di squadre come i Dallas Mavericks e i Milwaukee Bucks, ma un possibile scambio con i Bucks richiederebbe l’inclusione di Bobby Portis, su cui Milwaukee riflette attentamente.

I Warriors potrebbero quindi orientarsi verso aggiustamenti minori del roster, piuttosto che verso un grande scambio.

Fonte Yahoo

Mercato NBA praticamente fermo a 24 ore dalla trade deadline: i motivi

In un recente podcast Adrian Wojnarowski e Bobby Marks hanno fatto il punto sul mercato NBA, quando mancano ormai poco più di 24 ore alle trade deadline.

L’ultima settimana fin qui è stata decisamente povera di eventi, a causa di diversi fattori. Uno di questi è che non c’è molto interesse per le scelte del prossimo Draft.

Secondo molti addetti ai lavori la Draft Class 2024 sarà tra le più deboli dell’ultimo periodo, e questo fa sì che le franchigie si siano concentrate maggiormente sull’aggiungere scelte future dal 2025 in poi.

Inoltre, con le nuove regole sul secondo Apron, molte contender si terranno strette le loro pick perché sempre più importanti per costruire i futuri roster.

Infine, un fattore ampiamente preventivabile, ovvero un mercato con molti più ‘buyers’ che ‘sellers’.

Diverse squadre sono ancora in lizza per la postseason, con i 4 posti in più garantiti dal Play-In che hanno allargato la corsa (forse troppo?).

Di conseguenza, le poche che non sono interessate a giocare più di 82 partite (6/7 team più o meno) provano a sfruttare la ‘disperazione’ delle altre chiedendo prezzi più elevati del solito per i loro giocatori.

Il tempo però sta per scadere, ci aspettiamo almeno un ‘Deadline Day’ all’altezza dei precedenti.

Suns in prima fila per Miles Bridges

Secondo Jake Fischer, Miles Bridges è tra i giocatori che potrebbero cambiare squadra prima della trade deadline di domani sera.

L’ala degli Charlotte Hornets, che sta producendo oltre 21 punti, 7 rimbalzi e 3 assist a partita, sarebbe finita nel mirino di diversi team, con i Suns in prima fila.

La franchigia dell’Arizona ritiene che l’ex Michigan State abbia caratteristiche ideali per giocare insieme al trio di superstar a disposizione di coach Vogel.

Phoenix avrebbe offerto due seconde scelte future, Nassir Little e Josh Okogie, ma gli Hornets sperano ancora di ottenere una prima scelta futura (da altre squadre, dato che i Suns non ne hanno…).

Il reporter indica Jazz e Pistons come gli altri team sulle tracce di Bridges, ed esclude l’interesse dei Mavs.

Boston Celtics attivi sul mercato: tutti i dettagli

Nonostante siano in testa alla NBA con il miglior record della lega, i Boston Celtics sono stati attivi in vista della trade deadline.

Secondo quanto riferito da fonti della lega a HoopsHype, Boston ha espresso interesse per una vasta gamma di obiettivi potenziali, tra cui Kelly Olynyk, Delon Wright, Andre Drummond e altri.

Minnesota Timberwolves, piace Monté Morris

Rinnovato interesse intorno a Monté Morris, playmaker dei Detroit Pistons, secondo quanto riportato da The Athletic.

I Minnesota Timberwolves emergono come una delle franchigie più interessate al giocatore, confermando quanto noto già ai tempi dei Wizards.

Nonostante l’interesse manifestato da più squadre, i Pistons apprezzano le qualità che Morris porta in campo come guardia veterana, abile nel gestire il pallone e capace di contribuire significativamente al tiro.

La sua presenza è vista come un valore aggiunto per Detroit, che sembra intenzionata a mantenere il giocatore, valutandone l’apporto esperienziale e le capacità tecniche all’interno del roster.

Detroit Pistons, nuovo interesse per Tobias Harris

Tobias Harris, ala dei Philadelphia 76ers, è nuovamente al centro delle voci di mercato che lo vedrebbero interessare i Detroit Pistons, squadra per la quale ha già militato tra il 2016 e il 2018.

Secondo the Athletic, l’interesse dei Pistons per il talentuoso tiratore non è una novità, essendo già stato menzionato in rapporti risalenti a dicembre.

La decisione finale dipenderà molto dalla richiesta dei 76ers per Harris; di conseguenza, Detroit potrebbe optare per una strategia d’attesa, valutando l’opportunità di ingaggiarlo questa estate senza sacrificare asset.

Dejounte Murray, due le offerte sul tavolo: le prossime ore saranno decisive

I Los Angeles Lakers e gli Utah Jazz sono le uniche squadre ad aver presentato offerte concrete agli Atlanta Hawks per Dejounte Murray, All-Star una volta, secondo quanto riportato da Jake Fischer di Yahoo! Sports.

Durante un episodio del podcast con l’insider NBA Marc Stein, Fischer ha condiviso gli ultimi aggiornamenti sulla situazione di Murray.

Fischer ha affermato che le offerte reali provengono solo dai Lakers e dagli Jazz, ma i Lakers non hanno un pacchetto chiaro e definito che soddisfi le richieste degli Hawks in termini di scelte del draft e di un giocatore desiderato senza un contratto considerato oneroso a lungo termine.

Golden State Warriors, richieste informazioni su Alex Caruso

Diverse squadre, tra cui i Golden State Warriors, avrebberp chiesto informazioni su Alex Caruso. Lo riferisce KC Johnson, insider Chicago Bulls per NBC.

I Chicago Bulls avevano respinto ogni mossa, ma questo prima dello stop definitivo di Zach LaVine. Cambierà qualcosa in queste ore?

Caruso, che in questa stagione percepisce quasi 10 milioni di dollari, ha ancora un anno di contratto analogo ma da garantire entro il 30 giugno. 

Girona, è fatta per il colpo Khem Birch

Khem Birch ha raggiunto un accordo con il Basquet Girona, come riporta Chema De Lucas.

Il big man canadese torna in Europa dopo 6 stagioni in NBA (5 PPG, 4.4 RPG, 52% FG, 70% FT) tra Orlando Magic e Toronto Raptors.

All’inizio della sua carriera Birch ha giocato in Turchia con l’Usak Sportlif e in Grecia con l’Olympiacos.

LeBron James via dai Lakers a fine stagione. L’agente smentisce, ma i dubbi rimangono

LeBron James non sarà scambiato entro la scadenza dell’8 febbraio, ma questo non significa che il suo futuro con i Los Angeles Lakers vada oltre questa stagione. Lo riferisce Bleacher.

Parlando con i giornalisti sabato prima della partita dei Lakers contro i New York Knicks, James ha risposto “no” quando gli è stato chiesto se sapesse cosa fare della sua player option per il 2024-25.

James ha anche rifiutato di fornire dettagli sul significato del suo criptico post con l’emoji della clessidra su X, precedentemente noto come Twitter, all’inizio della settimana.

Rich Paul, storico agente di James, ha parlato con ESPN usando toni piuttosto chiari: “Non verrà scambiato e non abbiamo chiesto la cessione”.

Chicago, almeno un’altra settimana di stop per LaVine

Continua il difficile recupero di Zach LaVine dall’infortunio a caviglia e piede destro. Secondo NBC Sports, la stella dei Chicago Bulls ne avrà per almeno un’altra settimana prima di tornare definitivamente in gruppo e in campo. LaVine non gioca dal 18 gennaio e in generale, con continuità, da fine novembre.

Philadelphia 76ers, le possibili mosse in attesa dei tempi di recupero di Joel Embiid

I Philadelphia 76ers valutano mosse nell’immediato e molto dipenderà dalla gravità dell’ultimo infortunio al ginocchio sinistro di Joel Embiid.

Una volta appresi i tempi di recupero, la deadline verrà affrontata di conseguenza. I Sixers sono ancora interessati alla guardia dei Raptors Bruce Brown e si ritiene che i nomi dell’ala Tobias Harris e della guardia/ala Kelly Oubre siano in discussione con Toronto e con altre squadre.

I Sixers potrebbero anche puntare sul playmaker Kyle Lowry, sempre che accetti il buyout con gli Hornets, secondo quanto riferito da Sam Amico.

Washington Wizards, Kyle Kuzma sul mercato ma le richieste sono esagerate

I Washington Wizards continuano a valutare la possibilità di scambiare Kyle Kuzma a una settimana dalla deadline, ma fonti della lega riferiscono a Hoops Wire che l’ala rimarrà fino alla offseason.

Il rookie Bilal Coulibaly è considerato l’unico intoccabile nel roster di Washington.

Si ritiene che Kuzma possa attrarre soprattutto l’interesse dei Memphis Grizzlies e dei Dallas Mavericks. Ma secondo Josh Robbins e David Aldridge di The Athletic la richiesta di almeno due prime scelte in cambio è ritenuta “esagerata”.

Il playmaker Tyus Jones è oggetto di interesse da parte di Raptors, Cavaliers, Timberwolves e Lakers, tra gli altri.

Brooklyn Nets, O’Neale e Finney-Smith sul mercato: i dettagli

I Brooklyn Nets sarebbero decisi a spostare prima della scadenza almeno Royce O’Neale o l’ala Dorian Finney-Smith, se non entrambi.

Nessuno dei due è infatti considerato parte dei piani a lungo termine della franchigia. Le fonti di Sam Amico ritengono che Brooklyn muoverà almeno uno dei due.

Brooklyn continua a manifestare interesse per la guardia degli Hawks Dejounte Murray, secondo le fonti, ma non vorrebbe inserire prime scelte.

Secondo il NY Post, Finney Smith potrebbe interessare Lakers, Mavs, Bucks, Thunder, Suns e Kings.

Per O’Neale invece ci sarebbero Mavs, Nuggets, Pacers, Bucks, Wolves, Suns e Kings.

Brooklyn Nets, Nic Claxton sul mercato?

In casa Brooklyn Nets Nic Claxton potrebbe essere disponibile per uno scambio.

“Questa settimana ho sentito più di una volta dire di non scartare l’idea che il big man di Brooklyn Nic Claxton possa essere più disponibile nei prossimi sette giorni di quanto annunciato in precedenza. Ci sono segnali contrastanti in circolazione sui piani dei Nets per Claxton, visto che la free agency senza restrizioni incombe quest’estate” ha rivelato Marc Stein.

Detroit Pistons, Monty Williams bloccò la trade per Killian Hayes?

L’estate scorsa i Detroit Pistons avevano deciso di scambiare Killian Hayes, poi l’arrivo di Monty Williams in panchina fermò tutto. Ne parla James L. Edwards III.

Hayes ha da tempo la reputazione di essere uno dei marcatori più inefficienti dell’NBA e finora non è riuscito a scrollarsela di dosso nella sua quarta stagione con i Pistons.

Il 22enne ha una media di 6,9 punti a partita con il 41,3% di tiri dal campo, il 28,6% da tre punti e il 66,0% dalla linea dei tiri liberi in 41 presenze con Detroit nella regular season 2023-24.

Ma Hayes è stato produttivo dal punto di vista del playmaking, considerando che ha una media di 4,8 assist a partita a fronte di sole 1,2 palle perse.

Rockets-Grizzlies, c’è la trade Adams-Oladipo

Gli Houston Rockets hanno acquisito il centro dei Memphis Grizzlies Steven Adams in uno scambio che ha visto coinvolti la guardia Victor Oladipo e tre scelte al secondo turno.

Come parte dello scambio, i Grizzlies riceveranno una scelta al secondo turno del 2024 tramite Oklahoma City, una scelta condizionale al secondo turno del ’24, che sarà la scelta più favorevole tra quella dei Brooklyn Nets e dei Golden State, e una scelta al secondo turno del 2025 di Houston più favorevole, secondo quanto riportato dalle fonti.

Adams, 30 anni, è fuori gioco dal gennaio 2023 dopo aver subito un intervento chirurgico al ginocchio destro, ma si prevede che sarà completamente recuperato per la stagione 2024-25.

I Rockets sono ansiosi di affiancare la sua fisicità, presenza a rimbalzo e leadership come supporto al centro stella emergente Alperen Sengun. Prima del suo infortunio al ginocchio la scorsa stagione, Adams aveva una media di 11,5 rimbalzi totali in 42 partite.

Lo scambio riduce di 12,4 milioni di dollari il salario garantito dai Grizzlies per la stagione 2024-25, abbassandolo di circa 17 milioni di dollari sotto il livello del salary cap di 190 milioni di dollari, noto come second apron. Oladipo, che ha un contratto in scadenza, non ha una tempistica stabilita per il suo ritorno in campo.

Los Angeles Lakers, D’Angelo Russell non è una buona merce di scambio

Brian Windhorst di ESPN ritiene che D’Angelo Russell non possa essere una merce di scambio attraente per i Los Angeles Lakers prima della deadline. Non ci sarebbero infatti franchigie interessate al giocatore.

Russell ha firmato un accordo biennale con i Lakers la scorsa stagione, con la seconda come player option.

Russell potrebbe scegliere di uscire dal contratto e scegliere la free agency, oppure potrebbe decidere di rimanere con i Lakers o con qualsiasi altra squadra a cui viene ceduto in questa stagione.

Finora Russell ha una media di 17,1 punti, 2,6 rimbalzi e 6,1 assist a partita, tirando con il 47,4% dal campo e il 41,7% da oltre l’arco.

Per una squadra che vuole semplicemente liberare spazio nel cap, Russell sarebbe un problema nel caso in cui optasse per il rinnovo. E lo stesso vale, al contrario, per chi fosse in cerca di un bene a medio-lungo termine.

Golden State Warriors, nessuna pista a Dejounte Murray

Secondo Anthony Slater di The Athletic, i Golden State Warriors non sono interessati alla guardia degli Atlanta Hawks Dejounte Murray.

Murray è stato oggetto di voci di mercato in questa stagione, con gli Hawks che si trovano al 10° posto nella Eastern con un record di 20-27.

L’ex guardia All-Star potrebbe essere considerata un’opzione a lungo termine nel mercato degli scambi, dato che ha un’estensione contrattuale in scadenza al termine della stagione 2026-27 (con una player option per la stagione 2027-28) e un valore di oltre 114 milioni di dollari.

In questa stagione Murray ha una media di 21,5 punti, 5,0 rimbalzi e 5,2 assist a partita, tirando con il 47,2% dal campo e il 38,3% da oltre l’arco.

Brooklyn Nets, Mikal Bridges non si muove

Mikal Bridges difficilmente lascerà i Brooklyn Nets prima della deadline.

Secondo The Athletic i Brookly Nets non avrebbero interesse a lavorare su trade che coinvolgano l’ala di Villanova, che sta producendo 21.9 punti di media.

35 di Coby White, i Bulls superano gli Hornets

Coby White ha segnato 35 punti, Nikola Vucevic ne ha aggiunti 22 con 12 rimbalzi e i Chicago Bulls hanno battuto Charlotte 117-110, condannando gli Hornets alla quinta sconfitta consecutiva.

Ayo Dosunmu ha segnato 16 punti per i Bulls (23-26), che si trovano al nono posto nella Eastern.

Bridges ha messo a segno 30 punti e 15 rimbalzi per gli Hornets, la cui striscia di sconfitte è coincisa con la cessione di Terry Rozier a Miami in cambio di una scelta al primo turno e di Kyle Lowry. Lowry non ha mai giocato per gli Hornets, che stanno cercando di scambiarlo o di riscattare il suo contratto.

P.J. Washington ha aggiunto 26 punti e Brandon Miller ne ha realizzati 21 per Charlotte (10-36).

La bufala dell’anno? LeBron James ai Miami Heat: tutti i dettagli

Nick Wright, conduttore di “First Things First”, si supera producendo una serie di ipotetiche trade comprendenti LeBron James, tra cui quella che prevede l’invio della superstar dei Los Angeles Lakers ai Miami Heat in cambio di Tyler Herro e Duncan Robinson.

Herro è stato finora uno dei migliori marcatori di Miami durante la stagione regolare 2023-24. Ha una media di punti di squadra molto alta. Ha una media di 21,5 punti a partita e il 43,2% di tiri dal campo in 28 partite giocate con gli Heat. La guardia contribuisce anche con 5,3 rimbalzi e 4,1 assist a partita.

Per quanto riguarda Robinson, nella sua sesta stagione NBA è stato un tiratore da 3 punti d’élite per gli Heat. In 45 presenze e 17 partenze, ha una media di 13,2 punti a partita con il 40,4% di tiri dalla distanza.
A rendere così impressionante la percentuale da 3 punti di Robinson è in parte il fatto che sta tirando da 3 a un volume così alto, come dimostra la media di 6,8 tentativi da 3 punti a partita in questa stagione.

Ma per quanto Robinson e Herro abbiano giocato bene per gli Heat in questa stagione, entrambi sono reduci da prestazioni non spettacolari nell’ultima partita degli Heat contro i Phoenix Suns il 29 gennaio. Il primo ha giocato solo quattro minuti e ha sbagliato il suo unico tiro dal campo, mentre il secondo ha chiuso con 17 punti, sei rimbalzi e quattro assist, ma ha tirato solo 5 su 18 dal campo.

Come i Lakers, anche gli Heat si trovano in uno dei peggiori periodi della stagione dal punto di vista collettivo. La sconfitta contro i Suns ha segnato la settima sconfitta consecutiva di Miami, serie chiusa poi nella notte con i Kings.

Ma, francamente, ci pare si stia parlando del nulla…

Houston Rockets di nuovo a caccia di superstar, ma senza cedere i talenti più promettenti

The Athletic fa il punto sui piani di mercato degli Houston Rockets, quando ci apprestiamo ormai ad entrare negli ultimi giorni di trattative prima della trade deadline.

La novità è di quelle importanti, dato che il Front Office – su forte spinta sia da coach Udoka che dalla proprietà- avrebbe deciso di abbandonare la pazienza mostrata nel post-Harden. Il team texano vorrebbe provare a vincere appena possibile, e per farlo cercherà in ogni modo di portare a Houston una nuova superstar. Che con ogni probabilità non sarà uno dei nomi più discussi sul mercato di recente, visto il poco interesse per Zach Lavine e Dejounte Murray.

Confermata l’idea Mikal Bridges, di cui abbiamo già parlato.

Nel frattempo, per dare l’assalto ai playoff, Udoka avrebbe chiesto un big man in grado di giocare sia con Alperen Sengun che al suo posto. Per il backcourt si cerca un altro handler, con Malcolm Brogdon tra gli obiettivi.

La decisione di ‘accelerare’ nel progetto non penalizzerà i diversi talenti a disposizione di Udoka, dato che i vari Jabari Smith, Cam Whitemore, Amen Thompson e Tari Eason restano incedibili, così come Jalen Green e Sengun.

 

Chicago Bulls, non ci sarebbero grosse trade all’orizzonte

Darnell Mayberry, Senior Writer di The Athletic specializzato nei Chicago Bulls, mette in luce la situazione attuale della squadra con la deadline degli scambi NBA che si avvicina.

Pochi all’interno o intorno all’organizzazione dei Bulls prevedono che la franchigia faccia una mossa importante. La storia della squadra dimostra una tendenza a mantenere lo status quo, e le ultime due deadline sono passate senza azioni significative da parte dei decision maker della squadra.

I Bulls non sono in una posizione di forza, aggrappandosi al loro asset più attraente, Alex Caruso, mentre suscitano poco interesse per il loro giocatore più talentuoso e meglio pagato, Zach LaVine. E ci sono i contratti pesanti di due veterani come DeMar DeRozan e Nikola Vučević.