Anni ’90
La Trade: il 24 Febbraio 1994 gli Atlanta Hawks cedono Dominique Wilkins e una scelta al primo giro del draft 1994 ai Los Angeles Clippers in cambio di Danny Manning.
Dopo quasi 12 stagioni ad Atlanta e dopo essere diventato una superstar con gli Hawks, Wilkins stava ancora giocando ad alti livelli quando venne ceduto ai Clippers nel 1994.
Nella stagione in cui aveva 34 anni, Wilkins viaggiava a 24,4 punti a partita per degli Hawks che avevano un record di 36-16 e promettevano di fare un gran rumore nei playoff, dopo il passaggio di Michael Jordan al baseball professionistico.
Invece, Atlanta spedì Wilkins e una prima scelta ai Clippers in cambio di Manning, un’ala grande più giovane di sei anni, ma in procinto di diventare free agent.
Fu una terribile trade sotto tutti i punti di vista, visto che gli Hawks in un colpo solo persero il loro miglior giocatore nella storia della franchigia, rinunciarono a una prima scelta, e videro poco dopo Manning andare ai Phoenix Suns come free agent. Prima della partenza di Manning, Atlanta cadde al secondo turno sotto i colpi di Reggie Miller e dei Pacers.
D’altra parte nemmeno i Clippers riuscirono a convincere Wilkins a restare, considerato che giocò appena 25 partite a L.A. prima di firmare con i Boston Celtics.
La Trade: Il 22 Gennaio 1999 i Chicago Bulls cedono Scottie Pippen agli Houston Rockets in cambio di Roy Rogers e una scelta al secondo giro nel draft del 2000.
Anche se Pippen aveva già deciso di cambiare aria dopo il secondo ritiro di Jordan nel 1998, questo fu comunque un brutto scambio sia per i Bulls, che per i Rockets.
Pippen aveva giocato bene avendo un ruolo di primo piano durante il primo ritiro di Jordan nel 1993, finendo terzo nella corsa al titolo di MVP e conducendo Chicago ai playoff. Costruire attorno a lui nel 1998 quando aveva 33 anni forse non era la cosa più logica da fare, ma non provare nemmeno a trovare una soluzione (magari affiancandogli un partner adatto in seguito) sembrò un’occasione sprecata nei confronti del secondo miglior giocatore nella storia della franchigia.
Chicago tagliò Rogers quasi immediatamente. Jake Voskuhl fu selezionato utilizzando la scelta al secondo giro ma giocò solo 16 partite nella sua stagione da rookie, prima di essere ceduto da dei Bulls in rebuilding ai Phoenix Suns un anno più tardi. I Bulls avrebbero dovuto almeno sfruttare la sign-and-trade di Pippen per arrivare a scelte migliori al draft, un po’ come fatto da Cavaliers e Raptors con i Miami Heat nel 2010, in cambio rispettivamente di LeBron James e Chris Bosh.
Pippen restò a Houston un solo anno prima di trasferirsi ai Portland Trail Blazers, principalmente a causa di una mancata sintonia con Charles Barkley. Le carriere di entrambi erano a questo punto in fase calante. Pippen disse in seguito che Barkley gli doveva delle scuse per la sua scarsa forma fisica (“per essere venuto a giocare con il suo culone”, cit.), e che non si sarebbe scusato con Barkley nemmeno se gli avessero puntato una pistola alla tempia.
In conclusione, nessuna squadra uscì vincitrice da questo affare.
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