Fortitudo, la presentazione di Procida: “Un orgoglio vestire questa maglia. Qui per migliorare”

Foto FIBA
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Prima giornata ufficiale da fortitudino per Procida

E’ stato presentato al PalaDozza, nella tarda mattinata di oggi, Gabriele Procida, uno dei talenti più cristallini dell’intero panorama cestistico italiano, già pronto e desideroso di mettersi a disposizione della Fortitudo e di coach Jasmin Repesa. Queste le sue parole:
”Sono molto contento di essere arrivato qui a Basket City. E’ un motivo di grande orgoglio per me far parte di questo Club, per quella che è la sua grande storia e tradizione. Non vedo l’ora di conoscere tutti.
Ho deciso di compiere questa scelta soprattutto dopo aver parlato con i miei procuratori e con coach Repesa, la cui telefonata ha giocato un ruolo molto importante. Questo è il posto migliore per crescere, sia a livello personale che di squadra.
L’obiettivo personale è quello di crescere e migliorare giorno dopo giorno. Come squadra, voglio ovviamente cercare di arrivare il più in alto possibile, dando sempre il 100% di quello che si ha sul parquet.
Ora non è il draft NBA il mio obiettivo, ne parleremo più avanti. Ora c’è da lavorare sodo e migliorarsi.
La Nazionale? Ho fatto Under 16 e 18, nella squadra maggiore ho esordito a febbraio nella partite di qualificazione ad Eurobasket 2022. E’ il sogno di tutti, anche questo è un obiettivo, essere nei prossimi anni all’Europeo, perchè vestire la maglia azzurra è sempre un onore.
Ci sono giocatori molto giovani ma già pronti per la Nazionale, lo stiamo vedendo proprio alle Olimpiadi. E’ in atto un cambio generazionale, del quale ovviamente confido di poter far parte per lunghi anni.
Il mio ruolo? Io mi sento guardia, ma anche ala piccola, dipende da dove il coach vorrà impiegarmi. Da guardia, devo lavorare su palleggio e ball handling, da ala piccola mi serve qualche chilo in più, ma ci sto già lavorando”.
Il derby di Basket City? Non vedo l’ora di giocarlo, magari con tanta gente sugli spalti, sarebbe bellissimo per più ragioni. Perchè a questi livelli, sentire il calore e la partecipazione della gente è qualcosa di imprescindibile per qualsiasi giocatore”.