Domani pomeriggio al Taliercio arriva la Fortitudo Bologna. Nella conferenza prepartita Mitchell Watt ha presentato il match in programma domenica 10 aprile alle ore 17:00, ma ha parlato anche della squadra nel suo complesso.
“L’ultima volta abbiamo parlato di quanto ci avrebbe messo la squadra a cambiare faccia, impronta e identità con l’arrivo di Jordan Theodore. Devo dire che adesso ci siamo, nel senso che la squadra ha dimostrato che cambiando degli elementi ha trovato il modo giusto di stare in campo e una buona impronta difensiva. Questo grazie alla capacità di Jordan di prendere in mano la squadra, ma anche la capacità della squadra che ha saputo adattarsi a un nuovo leader come Jordan. Per quanto riguarda la partita di Gran Canaria, non mi aspettavo che potessimo avere un’energia così importante per tutti i 40 minuti, soprattutto perché ci mancavano due giocatori fondamentali come Stefano Tonut e Austin Daye ma anche per il viaggio che è stato lungo e difficile. Sicuramente è stata una grande vittoria frutto di un’esecuzione molto buona del piano partita ma anche dell’energia e del cuore che abbiamo messo in campo. Gran Canaria è la squadra che ha guidato il nostro girone, per cui il fatto di averla battuta entrambe le volte è significativo e ci deve dare autostima e fiducia per le prossime. Per quanto riguarda la partita di domenica, abbiamo un avversario che non ha una buona situazione di classifica, ma nelle ultime prestazioni ha avuto un buon rendimento, ha quasi battuto la Virtus Bologna nel derby e ha giocato e vinto altre partite importanti. Sappiamo che la Fortitudo ha talento sia negli esterni che nei lunghi, quindi dovremmo fare una partita molto attenta. Sappiamo che loro prendono grande energia dal PalaDozza, ma domenica giochiamo al Taliercio e dovremo essere bravi a sfruttare anche il calore del nostro pubblico.”
Lei è uno dei centri dominanti sia in LBA che in Europa, i suoi numeri sono eloquenti considerando anche una straordinaria continuità di rendimento. Quali sono gli avversari, nel suo ruolo, che in queste stagioni ha affrontato e che l’hanno impressionato maggiormente?
“Sicuramente Kyle Hines: un giocatore per cui non parlano le statistiche ma parlano i risultati della squadra. E’ un giocatore devastante, per leadership ed intelligenza cestistica. Ha la grande capacità nel motivare i compagni e di giocare per i compagni. Nelle statistiche non lo si trova quasi mai ai piani alti, ma è un vincente che ti fa vincere i titoli e porto enorme rispetto per lui.”
Come vede i lunghi della Fortitudo Bologna ?
“A Differenza degli altri centri, contro cui riesco ad intuire meglio le giocate e sui quali riesco a difendere meglio, Groselle è molto abile nella velocità di piede e nella finalità di esecuzione perché ha delle mani molto morbide. Sicuramente è un giocatore molto difficile da difendere sia per la sua capacità di sapersi muovere molto bene nel pitturato, sia per la grande fisicità di cui è dotato.”
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