Vanessa Bryant-Contea di Los Angeles: accordo per 28.85 milioni di dollari

Si chiude con un risarcimento complessivo di 28.85 milioni di dollari il procedimento giudiziario che ha visto opposti Vanessa Bryant e la contea di Los Angeles

Si chiude con un risarcimento complessivo di 28.85 milioni di dollari il procedimento giudiziario che ha visto opposti Vanessa Bryant e la contea di Los Angeles. La fonte è ESPN.

L’accordo include anche i 15 milioni che una giuria aveva già riconosciuto alla vedova Bryant durante il processo conclusosi nell’agosto 2022.

«E’ il culmine della coraggiosa battaglia portata avanti dalla signora Bryant verso tutti i responsabili di una condotta grottesca – il commento di Luis Li, avvocato di Vanessa – Ha combattuto per suo marito, sua figlia e per tutti coloro che hanno visto i loro cari trattati con una simile mancanza di rispetto. Speriamo che la sua vittoria al processo e questo accordo pongano fine a questa pratica».

Il co-querelante Chris Chester, che nell’incidente perse moglie e figlia, è stato risarcito con quasi 20 milioni di dollari.

La vicenda

Vanessa Bryant, vedova di Kobe Bryant, ha intentato una causa legale contro la Contea di Los Angeles e lo sceriffo Alex Villanueva per la diffusione di fotografie scattate sul luogo dell’incidente in cui è morto il marito e la loro figlia Gianna insieme ad altre sette persone. La causa è stata presentata nel settembre 2020 e sostiene che i dipendenti della Contea di Los Angeles hanno violato la privacy delle vittime e dei loro familiari, oltre a creare angoscia emotiva attraverso la diffusione delle fotografie.

La controversia è nata a seguito dell’incidente aereo del 26 gennaio 2020, in cui un elicottero con a bordo Kobe Bryant, la figlia Gianna e altre sette persone si è schiantato contro una collina di Calabasas, in California. Poco dopo l’incidente, alcune fotografie scattate sul luogo dell’incidente sono state diffuse tra i dipendenti della Contea di Los Angeles e della polizia, senza alcun scopo ufficiale o investigativo. Vanessa Bryant sostiene che questo comportamento ha violato i diritti della famiglia delle vittime e ha causato un grave danno emotivo.

La vicenda ha sollevato importanti questioni sulla privacy delle vittime e dei loro familiari in caso di incidenti pubblici, e ha portato ad un dibattito su come le autorità debbano trattare le informazioni sensibili in questi casi.