Protagonista sul Corriere di Verona, Taylor Smith, centro della Tezenis Verona, racconta il cambiamento del ruolo: «Parto da Arvidas Sabonis, che era Jokic prima di Jokic. E anche Kyle Hines ha cambiato il gioco. Poi Vlade Divac e David Robinson, visto che vengo da San Antonio e tifo Spurs. Tra gli esterni amavo Gary Payton, faceva sembrare divertente il difendere e ciò incuteva timore».
Decisivo nel suo arrivo a Verona Karvel Anderson: «Ai tempi di Ravenna e Imola ci dicevano che non saremmo mai arrivati in A. Lui è uno che quando si accende è finita. In certe gare diventa improvvisamente serio, gli vengono gli occhi a fessura e prende a segnare…».
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