16 – Virtus Roma
Coach: Piero Bucchi (confermato)
Parli di Roma, pensi all’estate calda di una società in cerca, più che di stabilità, della certezza di poter ancora respirare. In attesa del passaggio di proprietà (c’è chi lo attende in settimana, ndr), tutto resta estremamente volatile, a parte che per la presenza di un tecnico-garanzia come Piero Bucchi.
Un grande coach, un grande personaggio, chiamato a dare forma e direzione ad un roster che pare destinato a vivere di sorti in transizione.
Sugli esterni, si parte da un giocatore via via scomparso dalle attenzioni europee come Gerald Robinson. Lontani i numeri della stagione 2017-2018 con il Monaco, resta il talento offensivo pur dopo qualche infortunio di troppo. Da valutare l’abbinata con Anthony Beane in un potenziale disegno simile a quello composto un anno fa da Mayo e Clark a Varese: pochi centimetri, tanti punti nelle mani, con il primo a portar palla e il secondo a ricercare occasioni in uscita dai blocchi. Certo, servirà anche un po’ di regìà, e qui sarà fondamentale la permanenza di Tommaso Baldasso.
Come detto, transizione, che in avvicinamento al ferro dovranno garantire Jamil Wilson e Christopher Evans. Il primo, dopo la misera esperienza a Kazan, è chiamato a sfruttare la sua apertura alare in difesa e la pericolosità dall’arco già apprezzata a Torino. Il secondo, positivo a Monaco proprio con Robinson, a dare sostanza a rimbalzo e aggredire sul pallone, come ribadito anche nell’ultima stagione a Orleans con quasi due palloni rubati a partita.
Sotto il ferro, Dario Hunt, rimbalzista in declino ma sempre di grande impatto fisico. Il lievitare dei suoi numeri farà lievitare anche le speranze salvezza di Roma, in un pacchetto italiani dove Luca Campogrande e Riccardo Cervi possono certamente richiedere meritati minuti. Da valutare gli impatti di Damir Hadzic e Ygor Biordi.
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