Varesenoi, sito di riferimento nella città giardino, analizza e commenta così la situazione che vede coinvolti Nico Mannion e l’Olimpia Milano.
«I nostri dubbi sono suffragati da tante voci, che serpeggiano da fuori ma soprattutto da dentro la società…
La sua partenza per Milano risolverà una serie di equivoci: Mannion non è da Varese per il suo status economico, perché dalla sua conferma (400 mila netti) sono nate tutte quelle scommesse che non stanno funzionando; Mannion non è da Varese dal punto di vista tecnico, perché al suo talento incommensurabile corrispondono dei “buchi” che in una grande squadra qualcuno coprirebbe, qui invece rimangono tali; e Mannion non è da Varese neppure dal punto di vista dell’ardore, della capacità di trascinare i compagni, di tenere dritta la barra: il Red Mamba non ha voglia di stare sotto al Sacro Monte a mangiare l’antitesi del cioccolato e a lottare su ogni pallone per tenere la Openjobmetis in Serie A.
Varese non gli appartiene, è per lui una tappa come lo è per qualsiasi americano, si sente ed è superiore al contesto, pensa solo a se stesso e alla sua carriera.
Arrivederci e grazie (ma solo per l’anno scorso).
E ora (sperando che la trattativa con Milano non vada troppo per le lunghe e soprattutto sia congrua per la società, che non aspetta altro…)? I dubbi rimangono atroci, anche dopo questa vittoria».