Olimpia Milano, i numeri della finale

Olimpia Milano, i numeri della finale

L’Olimpia giocherà a partire da venerdì 9 giugno la ventunesima finale della sua storia

L’Olimpia giocherà a partire da venerdì 9 giugno la ventunesima finale della sua storia. Ha un bilancio di 10-10 nelle finali precedenti. Ha affrontato la Vuelle Pesaro nel 1982, nel 1985 e nel 1988, la Virtus Roma nel 1983, la Juvecaserta nel 1986, nel 1987 e nel 1991, la Libertas Livorno nel 1989, la Fortitudo Bologna nel 1996 e nel 2004, la Mens Sana Siena nel 2009, 2010, 2012 e 2014, Reggio Emilia nel 2016, Trento nel 2018. Infine, ha incontrato la Virtus Bologna nel 1979, 1984, 2021 e nel 2022. Questa sarà la quinta finale contro la Virtus, più che con qualsiasi altra formazione. Il bilancio globale nelle singole partite è 38-44, 27-15 in casa, 13-29 in trasferta. È l’undicesima volta che l’Olimpia gioca la serie finale con il vantaggio del fattore campo. Gioca la terza finale consecutiva per la prima volta dalla sequenza di otto finali in fila tra il 1982 e il 1989. Negli ultimi dieci anni, di nove finali giocate (cancellata quella del 2009), questa è la sesta. Delle precedenti cinque, ne ha vinte quattro. Nell’era Armani (stagione 2007/08), le finali raggiunte sono state nove (quattro vinte).

LA STORIA DI GARA 1 – Nei venti precedenti, l’Olimpia è 9-11 in Gara 1, ma quando ha vinto Gara 1 ha poi conquistato il titolo otto volte su nove. L’unica eccezione è la finale del 1991 quando riuscì a battere Caserta 99-90 nella partita d’apertura, ma poi cedette in Gara 5. Tuttavia, quando ha perso Gara 1 ha poi conquistato lo scudetto solo due volte su 11. Successe nel 1989 quando vinse in cinque partite contro Livorno e di nuovo nel 1996 quando perse all’esordio con la Fortitudo ma poi vinse tre partite consecutive.

COACH MESSINA IN FINALE – Coach Ettore Messina ha raggiunto la finale scudetto numero sette in carriera, con tre squadre diverse. Finora ne ha vinte cinque su sei, le tre sulla panchina della Virtus (1993, 1998, 2001), una a Treviso (2003) e una a Milano (2022). Il suo bilancio è 15-9, nelle singole partite.

DIECI VOLTE MARIO – Da segnalare che si tratta della decima finale da assistente allenatore per Mario Fioretti, che era al fianco di Lino Lardo nel 2005 (1-3 contro la Fortitudo), di Piero Bucchi nel 2008 e 2009 (0-4 con Siena), di Sergio Scariolo nel 2012 (1-4 con Siena), di Luca Banchi nel 2014 (4-3 contro Siena), di Jasmin Repesa nel 2016 (4-2 contro Reggio Emilia), di Simone Pianigiani nel 2018 (4-2 contro Trento) e di Ettore Messina nel 2021 (0-4 contro la Virtus), nel 2022 (3-2 contro la Virtus) e di nuovo in questa stagione.

DATOME IN FINALE – Per Gigi Datome si tratta della quinta finale nel campionato italiano. Ne ha giocata e vinta una a Siena nel 2007 battendo proprio la Virtus Bologna 3-0 anche se allora il suo ruolo era marginale. Nel 2013 ha perso 4-1 contro Siena, ma giocava a Roma. Infine, nel 2021 ha perso 4-0 contro la Virtus Bologna e nel 2022, ha battuto la stessa Virtus 4-2 con l’Olimpia Milano. 2-2 il bilancio personale, 8-10 nelle singole partite.

MELLI IN FINALE – Nicolò Melli gioca la sua quarta finale nel campionato italiano. La prima risale alla stagione 2011/12 quando l’Olimpia era allenata da Sergio Scariolo e perse 4-1 contro Siena. Due anni dopo, vinse il primo scudetto nel 2014 (4-3 su Siena) e nel 2022 il secondo (4-2 sulla Virtus Bologna). Ha un bilancio di 9-9 nelle singole partite.

SHIELDS COME LAVRINOVIC – Shavon Shields gioca la sua quinta finale nel campionato italiano in cinque anni di milizia, praticamente un record. Nel 2016/17, era a Trento, perse 4-2 contro la Reyer Venezia; l’anno successivo sempre con Trento perse 4-2 contro l’Olimpia con cui è tornato in finale nel 2021 (0-4 contro la Virtus) e nel 2022 (4-2 contro la Virtus). Prima di lui, l’unico giocatore straniero ad aver giocato cinque finali nei suoi primi cinque anni in Italia è stato Ksistof Lavrinovic con Siena (dal 2007/08 al 2011/12). Mike D’Antoni ne ha giocate otto consecutive, ma la prima fu al quinto anno a Milano e dalla quarta era tesserato da italiano. Shaun Stonerook ne ha giocate sette in fila, ma non era al debutto in Italia e comunque le ha giocate tutte da italiano naturalizzato.

E TRE – Sono alla terza finale Pippo Ricci e Stefano Tonut. Per Ricci è la terza consecutiva dopo quella vinta nel 2021 con la Virtus Bologna e quella del 2022 con l’Olimpia Milano. Tonut ha giocato la sua prima finale nel 2017 con la Reyer Venezia battendo Trento e nel 2019 battendo Sassari. Tonut è 8-5 in finale; Ricci addirittura 8-2. Estendendo il concetto, negli ultimi tre anni, Ricci è 26-3 in gare di playoff.

BEST-OF-SEVEN – L’Olimpia ha giocato 13 serie al meglio delle sette partite nella sua storia, cinque delle quali contro Siena vincendo la finale del 2014, perdendo quelle del 2009, 2010 e 2012 oltre al quarto di finale del 2013. Ha affrontato due volte Sassari in semifinale vincendo nel 2014 e perdendo nel 2015, ha battuto Venezia nella semifinale del 2016, Reggio Emilia nella finale del 2016 e ha fatto 1-1 contro Trento (sconfitta nella semifinale del 2017 e vittoria nella finale del 2018). Infine, ha perso la finale del 2021 contro la Virtus Bologna e vinto quella del 2022.