La grande notte di Nikola Jokic. L’annuncio, il video celebrativo, la conferenza stampa. Ecco a voi mister MVP.
Come al solito, poche parole, poche emozioni nel volto, tanto realismo. Il titolo di mvp? Il Joker non aveva neanche sogni NBA all’inizio: «A essere onesti, non ho mai nemmeno pensato di poter un giorno giocare in NBA. Il mio obiettivo quando ho iniziato a giocare a basket in Serbia era quello di giocare in EuroLeague, era il campionato più vicino al mio paese. Volevo giocare in alcuni grandi club in Serbia e farmi strada. Ma poi i Denver Nuggets mi hanno scelto , ed è nata l’opportunità di diventare un giocatore NBA».
Jokic ha appreso dell’elezione mentre partecipava ad una riunione di squadra in albergo. Nel video, è comparso improvvisamente il Commissioner Adam Silver.
«È un grande traguardo. Ma, come ho detto ai miei compagni di squadra, non è certamente solo mio. Non potrei fare nulla da solo. È un premio individuale ma è lo sforzo di tutti coloro che fanno parte dell’organizzazione Denver Nuggets».
La concorrenza è stata sbaragliata: «La differenza di quest’anno è che ho iniziato la stagione davvero bene. Ho giocato un po’ tutta la stagione molto bene dal punto di vista delle statistiche. Penso che questa sia stata la migliore stagione della mia carriera e la ciliegina sulla torta è il trofeo che ho ottenuto. Questa è la migliore stagione della mia vita».
Eppure, il titolo di mvp non era nei suoi pensieri: «Non ci ho mai pensato. Chiusa la stagione regolare il mio focus era su Portland. Non volevo nemmeno pensarci perché è solo un trofeo e la stagione non è finita. Quindi stavo solo cercando di concentrarmi sulle gare».
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