Matteo Librizzi è l’MVP Unipol e Best ITA Fastweb della 7ª giornata della Serie A Unipol 2024/25

Matteo Librizzi è l’MVP Unipol e Best ITA Fastweb della 7ª giornata della Serie A Unipol 2024/25

Matteo Librizzi (Openjobmetis Varese) si è aggiudicato entrambi i premi di miglior giocatore e miglior italiano della settimana. La sua prova è stata preferita a quelle di Mouhamed Faye

Matteo Librizzi (Openjobmetis Varese) si è aggiudicato entrambi i premi di miglior giocatore e miglior italiano della settimana. La sua prova è stata preferita a quelle di Mouhamed Faye (UNAHOTELS Reggio Emilia), Eimantas Bendzius (Banco di Sardegna Sassari), Amedeo Della Valle (Germani Brescia) e Bruno Mascolo (NutriBullet Treviso Basket).

Passare dalle parole ai fatti è sempre la miglior risposta quando si odono le voci nei corridoi. La partenza di Niccolò Mannion in direzione Milano poteva dare alla Openjobmetis Varese non poche difficoltà, ma la soluzione era già in casa da tempo, semplicemente serviva l’occasione giusta affinché portasse i frutti sperati. L’investitura di capitano e di innesco per i compagni è stata presa da Matteo Librizzi con la massima responsabilità; il classe 2002 ha subito sentito la necessità di imporsi e di mostrare al pubblico varesino – fin qui scottato dall’inizio di stagione complicato – che la squadra è viva e così anche la sua anima. Si scende in campo con il cuore in mano, il coltello tra i denti e si lotta per quaranta minuti finché non si porta a casa il risultato. Per togliere l’imbattibilità ai vice campioni d’Italia della Virtus Segafredo Bologna servivano gli attributi, quelli mostrati da tutta Varese, ma in particolare dal suo talento home made : 28 punti con 8/12 dal campo – di cui 5/7 da dietro l’arco – e con 7/8 dalla lunetta, a cui hanno fatto seguito 9 assist, 8 falli subiti e 3 recuperi per una cifra monstre di 40 alla voce valutazione.

«Sono ancora emozionato. Stasera Masnago ci ha dato un supporto straordinario, è stato magico. Venivamo da una partita giocata male e persa peggio, ci siamo stretti in allenamento e abbiamo reagito. Speriamo possa essere la scintilla che cambia la nostra stagione: non abbiamo fatto niente di straordinario, ci abbiamo messo più attenzione e più voglia, curando i dettagli e provando a fare di più e meglio soprattutto in difesa. Lo abbiamo fatto e vincere una sfida così è davvero bellissimo » queste le dichiarazioni di Matteo Librizzi ai microfoni di Varese News al termine della gara vinta dalla Openjobmetis Varese contro la Virtus Segafredo Bologna. L’identità di un ragazzo nato e cresciuto tra gli spalti di quel palazzetto che nella gara di domenica sera ha deciso di rendere il suo regno; il capitano e tifoso, l’ultimo a mollare e il primo a reagire, il simbolo di una città che sogna tempi migliori.

Queste invece le parole sul “Corriere dello Sport”, la notte dopo questa magica serata: “Se ho dormito? Macché. Forse due ore. Ora sarei pronto ad andare in palestra e liberare tutta l’adrenalina che ancora mi porto dentro facendo un super allenamento. Ma il cellulare non finisce di squillare. Da bambino quando corri appresso alla palla il sogno di una partita così te lo porti dentro. L’ho giocata da capitano della squadra della mia città. Io sono di Varese, ho iniziato nella Robur et Fides a sei anni. Ho iniziato il minibasket per socializzare e perché dentro casa c’è una tradizione di pallacanestro. Mamma ha giocato e anche mio fratello. Questo sport mi ha subito affascinato, poi sono passato alla Pallacanestro Varese, il club che qui è una istituzione. Ha fatto la storia e vinto tutto in Italia e in Europa”.

Adesso Librizzi ha anche un ruolo centrale offensivamente parlando: “La partenza di Mannion per Milano ha cambiato, per me, tante cose. Già da questa estate, quando lui era parte integrante del gruppo, coach Mandole aveva iniziato a cambiare il modo di farmi stare in campo. Prima venivo utilizzato con grandi responsabilità in difesa e in attacco dovevo accontentarmi di quello che la partita passava. Mandole mi ha trasformato in un playmaker puro ed io eseguo”.

Librizzi potrebbe diventare per Varese quello che è stato Pozzecco? “Lo conosco bene il Poz, anche fuori dal campo. Diciamo che sul parquet ho la sua follia agonistica ma fuori sono più tranquillo, riservato. Sarebbe bello seguire le sue orme e ritrovarmi magari in azzurro con lui”.

A Damiano Franzetti su “Tuttosport”, Librizzi ha anche raccontato dei due infortuni alla spalla affrontati nella passata stagione: “L’infortunio è una disdetta per un atleta ma nel mio caso è stato utile a livello di testa. Non ero mai stato per così tanto tempo lontano dal campo e questa cosa mi ha dato la carica per ripartire. Ho lavorato tutti i giorni, prima con la fisioterapia e poi con basket e pesi: insieme ai miglioramenti fisici ritengo di aver fatto uno “switch” a livello mentale”.

Per il playmaker varesino, il 10 novembre 2024 sarà una data da ricordare, perché le statistiche messe a referto contro la Virtus Segafredo Bologna – 28 punti, 9 assist, 8 falli subiti, 5 triple, 3 recuperi, 40 di valutazione e 32 minuti sul parquet – rappresentano i massimi in carriera stabiliti nella Serie A Unipol. Terza partita chiusa in doppia cifra quest’anno dopo i 18 contro Trapani e gli 11 contro Pistoia; in questa sola stagione ha messo a referto un numero totale di gare con almeno 10 punti segnati uguale a quello stabilito nelle precedenti quattro stagioni in divisa Openjobmetis Varese. Dopo un inizio un po’ in salita con appena 2.6 punti di media in 11.3 minuti, Matteo Librizzi nelle ultime quattro gare di campionato ha dato una sterzata decisa ai suoi numeri: 16.5 punti (64.2% da due, 50% da tre e 85.7% dalla lunetta), 6.3 assist, 2.3 recuperi, 1.8 rimbalzi e 21.3 di valutazione in 26.8 minuti partendo sempre nello starting five