Ecco le dichiarazioni, integrali, di Luca Banchi dopo il ko della Virtus Bologna alla Buesa Arena con il Baskonia: «Congratulazioni ai giocatori, agli allenatori e alle società del Baskonia. Hanno fatto una grande partita stasera. Ma per quanto mi riguarda, credo sia importante anche congratularmi con i miei giocatori perché siamo arrivati a giocare questa partita dopo una stagione molto lunga, accrescendo la nostra identità di squadra, dimostrando che possiamo davvero competere. Tutti, su ogni campo, contro ogni avversario.
Lascerò che ognuno giudichi quanto meritassimo di entrare tra le prime otto. Ma stasera il Baskonia ha fatto uno sforzo superiore, una prestazione migliore, soprattutto a rimbalzo offensivo. E sui tre punti, la maggior parte dei tiri generati da un extra possesso sono stati un grande rimpianto».
Si passa alle dichiarazioni in italiano: «Lo sforzo prodotto nei primi 20 minuti meritava forse un vantaggio che non siamo riusciti a materializzare perché i segnali erano già quelli, a dispetto delle percentuali realizzative, Il Baskonia ha segnato molti canestri successivi a seconde opportunità, dando la sensazione di essere estremamente aggressivo difensivamente. Era immaginabile dopo una partita dove subisci centotredici punti e una sconfitta come è stata quella di Belgrado. Però siamo riusciti a far fronte a questi errori che io ho sperato dopo l’intervallo fossimo in grado di risolvere. Invece sono gli avversari sono entrati con ancora più determinazione.
Noi abbiamo forse ingigantito i loro meriti con qualche palla persa di troppo e non riuscendo su queste situazioni di palla vagante o rimbalzo a controllare traiettorie che ci avrebbero potuto permettere di avere di avere migliori opportunità. È un po’ nelle loro caratteristiche, hanno i quintetti estremamente versatili, giocatori molto atletici. Penso che su Howard abbiamo fatto un lavoro egregio, la maggior parte dei canestri che ha segnato sono nati appunto da rimbalzi nei quali noi purtroppo abbiamo perso il contatto».
Resta il percorso: «E’ una giusta analisi, la tua, che va oltre l’amarezza e la sconfitta di stasera, che analizza il percorso di un’intera stagione, io vorrei dire delle due stagioni di Eurolega. Per quello che è la mia esperienza, è raro a memoria trovare un programma che sia stato capace in un lasso di tempo così breve di scalare così velocemente i vertici del basket nazionale e continentale.
Basta vedere il palmarès della Virtus, la cui storia attuale di questa gestione nasce soltanto sei anni fa, e pensare che questo è il secondo anno di Eurolega. Eppure siamo qui a recriminare per non aver centrato la top eight dopo 34 partite di stagione regolare. Poi ci voltiamo dietro e vediamo quali squadre siamo stati capaci di lasciarci dietro e per buona parte di stagione erano ancora molte di più. Io credo sia giusto sottolineare che questo è un programma in crescita, in ascesa, tutto questo deve essere un motore per un club che comunque sta facendo grandissimi sacrifici per cercare di tenere la squadra a questi livelli. Rimanere in questa elite sarà determinante».
Sottolineato anche il discorso del fair play finanziario: «Il club ha dimostrato di essere anche virtuoso sotto questo profilo. Insomma, tutti i dettagli che sembrano proiettare questo club a livello continentale».
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