È la notte perfetta, quella azzurra a Belgrado: siamo alle Olimpiadi dopo 17 anni!

Credits Ciamillo-Castoria
Credits Ciamillo-Castoria

L'Italia torna ai Giochi Olimpici, firmando una delle imprese più grandi della sua storia: finisce 102-95

L’ottava volta è quella buona. Per la prima volta in otto partite tra Europei, Mondiali e Preolimpici l’Italia batte la Serbia per 102-95. Lo fa a Belgrado, davanti a una bolgia zittita dalle triple azzurre. Lo fa tornando alle Olimpiadi, 6154 giorni dopo la storica finale contro l’Argentina ad Atene. Lo fa con un gruppo giovane, nuovo, inedito. L’impresa di una carriera per Meo Sacchetti, per tutti i 12 azzurri che hanno dato il loro mattoncino nella breve ma intensa settimana serba.

24 punti di Nico Mannion, indescrivibile. 22 di Achille Polonara, iconico con anche 12 rimbalzi. 21 di Simone Fontecchio, MVP della settimana. 15 di Tonut e in doppia cifra ci va anche Pajola a quota 10. Nella Serbia encomiabile Andjusic, 27. 20 di Petrusev e 17 di Dobric. Steccano Teodosic, Micic e Marjanovic.

4° quarto

Gioco da 3 punti di Dobric in apertura di periodo per riportare la Serbia a -14 (66-80). Poi succede l’incredibile, con la Serbia che spende 5 falli (e un tecnico) in 45″, esaurendo il bonus nel primo minuto di partita. Tonut fa 3/3 dalla lunetta, in una situazione difficile per i 4 falli di Melli con Polonara da 5. Fontecchio riceve e realizza il +19 a 8’45” (66-85). Serbia pimpante in uscita dal timeout con la tripla di Andjusic, ma l’Italia gioca consapevole del vanaggio dato dal bonus serbo e segna con Pajola. Tonut schiaccia su palla rubata a metà campo, ma la Serbia non molla. A 6’04” è 93-76 Italia con due liberi di Pajola. Petrusev dalla lunetta accorcia a -14. Polonara da 3 risponde: 96-79 a 4′ dalla fine, timeout Serbia. Il resto del tempo scorre lentissimo, con l’Italia che spesso riesce a raccogliere il rimbalzo in attacco sui suoi errori al tiro. Andjusic è l’ultimo a mollare per la Serbia, segnando la tripla del -10 e contribuendo a forzare un’infrazione di 8 secondi a metà campo. Petrusev firma il -8, Teodosic sbaglia la tripla del -5 dopo l’errore dall’angolo di Fontecchio. A sigillare tutto è Mannion dalla lunetta, con i suoi liberi che vanificano le triple di Andjusic.

3° quarto

Melli apre la ripresa con la tripla del +15, dopo che Dobric aveva stoppato una schiacciata di Mannion al ferro. Altra tripla di Polonara per il +18 azzurro sul 63-45. La Serbia si scuote con Andjusic e Petrusev, ma un gioco da tre punti di Polonara vale il +19 al 23′ (49-68). Non si segna per 2′, sono due liberi di Fontecchio a sbloccare il punteggio, regalando all’Italia un clamoroso +21. Tripla di Pajola, +24 Italia sul 73-49. La Serbia si sblocca dalla lunetta con Teodosic al 27′ e alza all’inverosimile la pressione difensiva, forzando un paio di esecuzioni azzurre. Mannion dalla lunetta riporta l’Italia a +23, Andjusic torna a far segnare la Serbia dal campo dopo una vita con due triple consecutive che valgono il -18 e risvegliano il Pionir. Mannion risblocca l’Italia, al 30′ è +17 azzurro

2° quarto

Avramovic in contropiede firma i primi due punti del quarto dopo un paio di buoni tiri sbagliati dall’Italia. A parte un canestro in entrata di Mannion, solo Serbia in avvio di secondo quarto, con Andjusic che firma la tripla del sorpasso sul 31-30. L’Italia risponde con Fontecchio, ma l’esterno del Monaco colpisce ancora da 3 nonostante la difesa di Tonut, 34-32 al 14′. Polonara da 3 ferma il buon momento serbo (che era valso anche il +4) e Mannion in entrata riporta avanti l’Italia. Tripla di Fontecchio, 40-36. Altra tripla Polonara, 45-40, prima della risposta di Marjanovic, ma Tonut colpisce ancora per il 48-42. Marjanovic fa solo 1/2 dalla lunetta prima di fare fallo in attacco su Melli, e Ricci e Polonara firmano altre due triple per il +11 sul 54-43, massimo vantaggio azzurro. Micic in entrata ferma il parziale serbo, ma Pajola manda tutti al riposo con l’ennesima tripla e il +12 Italia.

1° quarto

Rispetto alle precedenti partite, tra i due quintetti c’è il duello tra Mannion e Avramovic. Primi due del match di Nicolò Melli per una partenza decisa degli azzurri, avanti 14-7 dopo 5′ con 4 punti a testa per Fontecchio, Polonara e Mannion. Dopo il primo timeout Kokoskov propone subito Petrusev, Micic e Teodosic, ed è del lungo il canestro che interrompe il parziale azzurro (anche a +9 con un canestro di Fontecchio). Due triple di Micic e Dobric riportano sotto la Serbia, 15-16. Mannion ferma il break serbo con un pesante gioco da tre punti in entrata, Tonut e Tessitori in contropiede riportano l’Italia a +8 (15-23), costringendo Kokoskov a chiamare un altro minuto di sospensione. Tre liberi di Micic trovano la loro risposta in una tripla di Tonut, ma la Serbia dalla lunetta con Petrusev si riporta sotto anche grazie al terzo pesantissimo fallo di Tessitori. Tonut sulla sirena firma il +6 che chiude il primo quarto

Sono passati 6154 giorni dall’ultima volta dell’Italbasket alle Olimpiadi, dalla storica finale di Atene contro l’Argentina. Cinque anni dopo la beffa di Torino contro la Croazia, gli azzurri riprovano a conquistare un pass per i Giochi Olimpici nella tana del Pionir di Belgrado, davanti a un paio di migliaia di tifosi serbi e al cospetto dei vicecampioni olimpici in carica.

Per l’Italia serve un’impresa: mai, da quando la Serbia è nazione con questa denominazione, l’Italbasket ha vinto una partita di Europei (qualificazioni o fase finale) o Mondiali (7 sconfitte su 7 precedenti) e mai la Serbia ha perso una partita di un torneo Preolimpico (7 vittorie su 7 partite giocate, compresa la finale del 2016 a Belgrado contro Portorico).

Da verificare, nella squadra di Kokoskov, le condizioni di Nikola Kalinic, assente nelle ultime due partite di mercoledì e ieri pomeriggio. Sicura l’assenza di Stefan Jovic, infortunatosi nel corso della partita contro le Filippine.