Filippo Baldi Rossi: Quattro giorni di febbre altissima, piangevo dal dolore

Filippo Baldi Rossi, ala di Unahotels Reggio Emilia, sui giorni del Covid-19: Mi sono fatto tante domande. Mi sono chiesto se fossi stato io ad attaccare il virus alla squadra e anche alla mia famiglia, perché purtroppo anche mia madre è stata contagiata

Filippo Baldi Rossi, ala di Unahotels Reggio Emilia, può finalmente pensare alla sfida con Carpegna Prosciutto Pesaro sulla Gazzetta di Reggio.

SUL CONTAGIO

«Torniamo in palestra il martedì e facciamo due allenamenti. Il giorno dopo mi sveglio a pezzi, tanto che scrivo a Matteo (Del Principio, ndr), il nostro preparatore atletico, e gli chiedo cosa ci avesse fatto fare di diverso nell’ora e un quarto di pesi del giorno precedente. Lui mi risponde che aveva seguito il programma senza stravolgerlo. Così mi insospettisco e mi provo la febbre: avevo 37.2° e mi sentivo stanchissimo. Contatto subito Filippo Barozzi perché non sapevo come comportarmi. Lui organizza al volo un test rapido che risulta positivo. Dopo poco, attorno alle 18.30, faccio il tampone molecolare. Il risultato arriva il giorno successivo ed è ancora positivo. La mia prima sensazione è stata di paura»

SUL PERIODO DI MALATTIA

«Ho passato quattro giorni con la febbre altissima, oltre 39°, e tanti altri sintomi. Sopratutto accusavo fortissimi dolori fisici. Mi svegliavo nel cuore della notte, mi mettevo sul divano cercando, senza riuscirci, una posizione che mi facesse sentire meglio. Piangevo dal dolore. Per fortuna non ho avuto complicazioni respiratorie e sono riuscito a curarmi a casa»

SULLE PAURE

«Pesanti. Mi sono fatto tante domande. Mi sono chiesto se fossi stato io ad attaccare il virus alla squadra e anche alla mia famiglia, perché purtroppo anche mia madre è stata contagiata. Io sono sempre stato attentissimo alle indicazioni della società e ho osservato tutte le regole del ministero della sanità, eppure ho contratto il virus. Per fortuna la società mi è sempre stata vicino»