Dal 2025-2026 l’EuroLeague passa ufficialmente a 20 squadre, aprendo a un nuovo scenario tecnico e organizzativo. Per l’Olimpia Milano e la Virtus Bologna, ciò significa affrontare 38 partite di stagione regolare, prima ancora di pensare ai playoff.
Il formato sarà più selettivo: sei squadre ai playoff diretti, altre quattro al play-in. In totale, solo otto accederanno ai quarti di finale, su venti partecipanti. La soglia per restare in corsa si abbassa, ma il livello si alza.
Tra le nuove arrivate, formazioni pronte a competere: Dubai Basketball, che ha spinto il Partizan a gara-3 in ABA e punta su Dzanan Musa e Mfiondu Kabengele; il Valencia, solida realtà iberica; e l’Hapoel Tel Aviv, che ha strappato Elijah Bryant con un contratto milionario.
Il via alla nuova stagione è atteso dopo l’EuroBasket (14 settembre), probabilmente il 21 o il 28, senza sosta per la finestra FIBA di novembre, e con 10 doppi turni in calendario. Una corsa senza respiro.
Secondo Encestando, quattro club erano contrari all’allargamento: Real Madrid, Barcellona, Maccabi Tel Aviv e Zalgiris. Anche l’Olimpia spingeva per un sistema a conference, con meno partite. Ma la scelta è stata diversa. E ora si va incontro a una maratona a tutta velocità.
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