EuroLeague, il Punto di Sportando | La (consueta) partenza a rilento dell’Efes, Milano e il Maccabi

EuroLeague, il Punto di Sportando | La (consueta) partenza a rilento dell’Efes, Milano e il Maccabi

Ecco a voi l'Approfondimento di cui nessuno sentiva il bisogno

Ieri era tempo di terzo round, oggi siamo già al quarto. Non ci fermiamo mai, e allora è tempo del Punto di Sportando su EuroLeague. Tre punti rapidi rapidi di analisi, perchè dopo aver ciarlato di campionato, è giusto farlo di EuroLeague. Ecco a voi l’Approfondimento di cui nessuno sentiva il bisogno.

Anadolu Efes

In arrivo a Milano con un record 0-3. Un anno fa era 1-3 dopo quattro round, prima di una serie di quattro vittorie in fila per un team che conferma un’altalenanza di risultati nella prima parte di stagione. Per arrivare a 4 ko in fila si deve risalire solo al periodo tra il 12° e il 15° round con il 100-65 patito dal Cska.

L’Olimpia Milano ha dunque serie speranze domani sera? In primo luogo la squadra di Ettore Messina l’anno scorso conquistò un bel 2-0 con i futuri campioni d’Europa. Vi è poi un altro dato: con l’Asvel Ataman era priva di Kruno Simon, con James Anderson al rientro da un viaggio famigliare negli USA. Non un momento di grande brillantezza insomma, che un anno fa venne dipinta con i colori cupi dello sconforto post-cancellazione di una stagione vincente causa pandemia.

Meglio parlare di campo, va.

Olimpia Milano

Tre gare estremamente convincenti in EuroLeague, qualche incertezza in più in LBA, pur con altrettanti successi. E subito a dire: «Tra EuroLeague e LBA, due squadre diverse».

In Italia, in effetti, non si è mai visto Kyle Hines, mentre la coppia Rodriguez-Delaney è stata soggetta ad alternanza, con sempre in campo un Jerian Grant che in Europa non va oltre i 12’ di media con 2.3 punti a referto e 0.3 assist.

Però l’analisi dovrebbe fermarsi sul momento, senza andare troppo oltre: ad oggi in una post-season starebbero fuori Tarczewski e Grant, non proprio la stessa cosa rispetto a Hines e Rodriguez. E non dimentichiamo come al tempo stesso l’Olimpia sia già soggetta al doppio impegno settimanale (questa volta triplo) a differenza di quasi tutte le compagini nazionali (a parte Sassari, Brindisi e da ieri Reggio).

Insomma, dei passaggi a vuoto, la domenica, non sono così anormali sui 40′. E questa dovrà essere una chiave di lettura per molte, non solo per Milano. Anzi, lo dovrebbe essere già da qualche anno. Il resto si vedrà e capirà nei playoff LBA, e certamente sarà fondamentale la gestione del roster da parte di Ettore Messina. Ad oggi, priva di ombre.

Maccabi Tel Aviv

Prestazione sconcertante per 20’ al Forum. Figlia sì di una preparazione interrotta sul nascere dalle problematiche di Covid-19 che hanno colpito il gruppo squadra, ma che certamente hanno un filo di congiunzione con la deludente stagione (europea) passata.

Da Israele fanno sapere come il controllo di Ioannis Sfairopoulos, sullo spogliatoio, sia totale, con il coach greco attento a sottolineare spesso lo spirito di una squadra capace di lottare sempre sino alla fine.

Ma il problema, almeno ad oggi, pare un altro: cosa c’azzecca questo roster di giocatori ricchi di individualismo con il coach accreditato del miglior sistema difensivo d’Europa ai tempi dell’Olympiacos?