Cousins vuole tornare in NBA: Sono consapevole dei miei errori, chiedo solo una possibilità…

Il 4-volte All Star è senza squadra dopo le esperienze con Bucks e Nuggets nella scorsa stagione.

DeMarcus Cousins spera con tutte le sue forze di tornare in NBA, per dimostrare i suoi progressi dopo gli errori del passato.

Le sue parole a Yahoo Sports:

“Ho fatto le cose nel modo sbagliato? Assolutamente sì. Per questo mi scuso molto. Ma ho fatto ancora più cose nel modo giusto, e credo siano di più le cose positive rispetto a quelle negative. Non voglio che questi aspetti positivi vengano trascurati. Ovviamente, quando si arriva al punto in cui gli aspetti negativi superano quelli positivi, è meglio lasciar perdere… È così che va la vita. Ma non credo di essere in quella barca. Chiedo solo una possibilità di dimostrare la mia crescita, i miei progressi come uomo e come giocatore”.

In attesa della telefonata giusta, il 4-volte All Star continua a lavorare in palestra.

“Ogni giorno mi alleno per migliorare qualcosa rispetto al giorno precedente. Così, quando si presenterà l’occasione e il mio nome verrà chiamato, sarò pronto…Per me significherebbe tantissimo avere la chance di tornare in NBA. So che il mio posto è in questa lega. Sento di aver fatto la gavetta, ho avuto qualche problema con gli infortuni e ho sempre lavorato per tornare al 100%. Ho lavorato sodo per tornare a questo punto, voglio solo avere l’opportunità di dimostrarlo.  Credo di avere ancora molto da dare nel mio serbatoio. Un sacco di cose. Sento di essere diventato un giocatore ancora migliore, affinando tutte le mie capacità. Di recente non ho avuto altro che tempo in palestra, per questo sono riuscito a migliorare in tutti gli aspetti del mio gioco”.

“Vorrei che le squadre mi conoscano davvero e che non si fermino alla narrativa. Sono un ottimo compagno di squadra e un ottimo elemento per lo spogliatoio. Ho molta esperienza in questa lega. Ho molte conoscenze da trasmettere ai ragazzi più giovani. Sono sempre stato una sorta di fratello maggiore per i ragazzi più giovani. Non credo che queste aree del mio gioco e della mia personalità siano mai state messe in evidenza. Si è parlato di me solo per i falli tecnici e cose del genere. E come ho detto, non credo che sia una valutazione corretta. Sono pronto ad aiutare una squadra in qualsiasi modo”.