B/R, l’incontro Ben Simmons vs Morey-Rivers: una storia di ruggini e propositi ancora da comprendere

Jake Fischer di Bleacher Report ci porta nei meandri della questione di Ben Simmons e dei Philadelphia 76ers

Jake Fischer di Bleacher Report ci porta nei meandri della questione di Ben Simmons e dei Philadelphia 76ers. Suddividiamo il suo articolo in una serie di punti focali.

Il ritorno in città

Il front office dei 76ers non  ha mai interrotto, ovviamente, i colloqui con la Klutch Sports dai giorni della richiesta di cessione del giocatore.

Tuttavia, Rich Paul non ha mai comunicato del ritorno del giocatore in città. Un colpo di teatro che ha certamente spiazzato la dirigenza.

Le trattative in estate

Ben Simmons, come noto, chiede in agosto la cessione nel corso dell’incontro tenutosi nella casa del suo agente, Rich Paul, a LA.

Allora erano presenti Dayrl Morey, Doc Rivers, Elton Brand e il socio Joshua Harris. Allora, la franchigia precisò l’inevitabilità del muro contro muro in caso di diserzione del training camp. Doc Rivers urlò anche: «It’s in your f–king contract».

Insomma, le cose non si misero bene in quella data.

L’incontro di martedì

Si è parlato di Elton Brand, martedì invece Ben Simmons avrebbe incontrato, con Morey, anche Doc Rivers.

Phila chiede al giocatore i motivi del suo malessere, della sua necessità di cessione, ricevendo solo risposte sommarie, del tipo: «Un nuovo inizio».

Il rapporto con Doc Rivers

Tra le cause che covano sotto la cenere, il rapporto con Doc Rivers sarebbe una delle basi del malessere di Ben Simmons.

Meno “amorevole” di Brett Brown, più sensibile, con il suo staff, ai feedback negativi del giocatore intorno alla necessità di lavorare sui suoi punti deboli.

C’è di mezzo anche il lavoro a parte, sul tiro, con il fratello di Simmons. Spesso fatto fuori dagli orari di allenamento, nonostante accordi sulla parola ben diversi.

Da non dimenticare quel «non lo so» dopo l’eliminazione in gara-7 per mano degli Hawks.

Il rapporto con Morey

Qui lo aggiungiamo noi di Sportando, in primo luogo. Morey sostenne nel corso del “media day” come Phila non abbia avesse pensato di liberarsi di Ben Simmons. Secondo fonti giornalistiche USA, riportate da noi nei giorni scorsi, il giocatore avrebbe reagito con un “tutte cazzate”.

E torniamo a B/R. Morey avrebbe creato un rapporto con Joel Embiid molto forte, quasi esclusivo, come accadde con James Harden a Houston. I due hanno giocato spesso a tennis insieme, mentre con Simmons la relazione sarebbe più distaccata.

Al tempo stesso, molte fonti NBA ribadiscono come sia innegabile la risolutezza decisionale della franchigia di lavorare su un binomio di riferimento riconosciuto dal giorno 1 dell’avvento di Morey: Embiid, ma anche Simmons dunque.

Lo stato dell’arte

Ben Simmons mercoledì potrà fare il suo primo allenamento individuale. Il giocatore peraltro si è presentato in ottime condizioni fisiche.

Venerdì, secondo i protocolli NBA, potrà iniziare a lavorare con la squadra.

E la trade? Gli obiettivi della franchigia restano Lillard e Beal. Unici, sul mercato NBA, ad essere considerati superiori a Simmons.