Varese, nuovo progetto per un palazzetto più efficiente

Varese, nuovo progetto per un palazzetto più efficiente

Con questa ulteriore iniziativa vogliamo rendere ancora più accogliente e vivibile il nostro amato palazzetto -il commento di Marco Vittorelli, presidente di Pallacanestro Varese- che per molti di noi, tifosi ed addetti ai lavori, rappresenta una vera e propria casa

Comune di Varese e Pallacanestro Varese presentano un progetto a doppia firma con cui partecipare alla nuova edizione del bando “Sport e periferie” promosso dal CONI. Dalla Città Giardino la richiesta di 700mila euro per un intervento che porterebbe alla completa sostituzione di vetri, infissi e serramenti della struttura di piazza Antonio Gramsci.

«Con questa ulteriore iniziativa vogliamo rendere ancora più accogliente e vivibile il nostro amato palazzetto -il commento di Marco Vittorelli, presidente di Pallacanestro Varese- che per molti di noi, tifosi ed addetti ai lavori, rappresenta una vera e propria casa. Questo intervento andrebbe a valorizzare enormemente il nostro impianto, che anno dopo anno si conferma punto di formazione sportiva e di aggregazione culturale, ottimizzando e migliorando l’efficienza energetica della struttura».

«Il Palazzetto -afferma l’assessore allo Sport Dino De Simone– è un simbolo della nostra città e l’ambizione che accomuna Amministrazione e Pallacanestro è quella di renderlo sempre più efficiente, bello e vivibile. Più volte negli scorsi anni abbiamo dimostrato quanto gli impianti sportivi varesini ci stiano a cuore, con progetti e interventi che hanno cambiato o stanno cambiando tante realtà cittadine. Penso alla pista di atletica, alle palestre di quartiere, al campo da rugby e al Palaghiaccio. In questo caso siamo ovviamente ancora alla fase partecipativa, ma è un bando che ci auguriamo di vincere. Oggi il Palazzetto ha diverse problematiche che lo rendono poco efficiente dal punto di vista energetico; intervenire in questo campo significa migliorare la qualità di vita della vita non solo di chi lo frequenta ma anche quella di chi ci vive accanto».

Fonte: Varese.