Valerio Antonini: Felici per l’apertura del fascicolo. Il Presidente LNP ha detto una bugia

Valerio Antonini: Felici per l’apertura del fascicolo. Il Presidente LNP ha detto una bugia

Valerio Antonini, nel corso dell’incontro con il presidente della Lega di Serie C Matteo Marani, è tornato sulla querelle con la Fortitudo Bologna

Valerio Antonini, nel corso dell’incontro con il presidente della Lega di Serie C Matteo Marani, è tornato sulla querelle con la Fortitudo Bologna. Ecco la trascrizione delle sue parole.

«Siamo contentissimi, felicissimi, perché l’apertura di questo fascicolo è in linea con la speranza che venga fatta luce su quello che è un fatto gravissimo, successo a Bologna. Un fatto grave sia per l’organizzazione della Fortitudo, sia per il clamoroso atteggiamento del Presidente della LNP, che come sapete tutti io ho denunciato sia presso la Federazione che presso le autorità giudiziarie per i gravissimi comportamenti da lui tenuti sia all’interno del palazzetto che presso la questura di Bologna. Quindi, io mi auguro che finalmente venga fatta luce su quello che è un episodio, secondo me, scandaloso, successo il 9 giugno 2024, che getta una luce bruttissima sul campionato dello scorso anno, che non ha visto la squadra che ha vinto meritatamente e strameritatamente il campionato essere premiata, come da regolamento, sul parquet. Tutto questo ha chiaramente portato a trovare, come se fosse una scusa, il motivo per cui questa premiazione non è stata fatta. Purtroppo non è così.

Abbiamo visto le immagini chiare. Il presidente della LNP ha dichiarato, e riporto fedelmente quello che lui ha detto alla questura, che ha visto me, al termine della partita, fare il gesto dell’ombrello e mettermi le mani non so dove, provocando l’intera tifoseria, ed è il motivo per cui secondo lui la premiazione è stata fatta. Bugia, bugia. E quindi, per questa bugia, per questa falsa testimonianza, io l’ho citato in giudizio. È il motivo per cui io credo che la Procura federale abbia capito la gravità di quello che è successo e sono sicuro che andrà a fondo a 360 gradi sullo scandalo che c’è stato il 9 giugno a Bologna».