Il Banco di Sardegna Sassari ha ottenuto la salvezza grazie al periodo positivo attraversato a cavallo tra marzo e aprile, portandosi a casa scalpi importanti oltre a vincere gli scontri diretti necessari per mettersi alle spalle tutte quelle squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere. Il record di 12-16 non era quanto preventivato a inizio stagione, tuttavia il grande carattere del gruppo ha permesso alla compagine sarda di risalire la china e di raggiungere una posizione ottimale per chiudere con tranquillità il campionato, progettando ciò che arriverà in futuro.
Parlando proprio di futuro, Luca Vincini ha trovato un posto da titolare in quintetto e un minutaggio favorevole per mettersi in mostra; al lungo classe 2003, nei primi due terzi di questa annata, non era stata concessa la giusta fiducia, successivamente però – complici anche le defezioni – coach Bulleri ha voluto investire su di lui e la semina ha portato presto i suoi frutti. Nonostante l’età, il nativo di Torino è un ‘big man’ vecchio stile che preferisce riempire il pitturato con la sua fisicità e giocarsi le sue chance a rimbalzo sfruttando i centimetri a disposizione; inoltre, sa come assorbire i colpi degli avversari più esperti, gioca d’astuzia e subisce un numero di falli sufficiente per andare con costanza in lunetta, là dove converte con ottime percentuali i suoi viaggi a cronometro fermo. Disciplinato e attento, la sua maturazione cestistica è cominciata osservando i colleghi di reparto, “rubando” i segreti della disciplina tanto da Halilovic quanto da Renfro, oltre che da Bendzius e da Thomas. Nel mese di aprile ha proseguito su questa strada, giocando una delle sue migliori partite in stagione nella sconfitta contro la Openjobmetis Varese, in cui ha messo a referto 10 punti (6/6 ai liberi) con 5 rimbalzi e 16 di valutazione, aggiungendo al suo tabellino 5 falli subiti, 1 recupero, 1 stoppata e 1 assist in 27 minuti complessivi.
Nelle prossime due partite, il ragazzo in divisa numero 22 avrà l’occasione per chiudere al meglio questo primo anno nella massima serie, gettando le basi per un nuovo brillante futuro in Sardegna e prendendosi, passo dopo passo, il ruolo di signore delle plance all’interno delle rotazioni sassaresi.
Commenta
Visualizza commenti