Trieste-Tortona, Ciani: “Grande merito a Tortona. Per noi una lezione da imparare”.

Trieste-Tortona, Ciani: “Grande merito a Tortona. Per noi una lezione da imparare”.

Il coach dell'Allianz analizza la sconfitta interna in Supercoppa

“Tortona passa meritatamente” – inizia così l’allenatore di Trieste – “perché la loro capacità di prendere il controllo della gara da subito e di gestirlo, soprattutto nel secondo periodo con grandissimo non solo cinismo ma grandissima qualità è tale per cui è innegabile che la loro vittoria sia meritata. Sicuramente siamo partiti con una dose di energia fisica e mentale minore, è chiaro che in questo momento paghiamo lo sforzo di Trento, lo dicevamo in tempi non sospetti anche dopo aver vinto. In questo momento giocare idue partite di questa intensità ogni due giorni è difficilissimo e Tortona non ha avuto questo impatto, non avendo giocato il primo turno, al di là l’amichevole che però implica sicuramente uno sforza diverso. Al di là di questo pensiamo alle nostre cose, non siamo stati capaci di recuperare in tempo le energie per partire con il piede giusto in questa gara. Nel secondo quarto ci siamo fatti strattonare in maniera eccessiva e loro poi hanno completato l’opera della loro grande qualità di gioco e fisicità con una percentuale al tiro da tre punti elevatissima e che ha fatto sì che loro punissero ogni nostro errore ed ogni situazione di quel tipo chiaramente ci toglieva in quel momento energia. E’ chiaro che non potevamo accettare questo, in spogliatoio abbiamo focalizzato alcune cose, ma soprattutto quella che doveva essere una reazione di tipo emotivo e finché non abbiamo toccato il fondo della riserva energetica siamo riusciti, nella seconda parte, a difendere meglio e siamo riusciti a fare scelte migliori. Abbiamo certamente fatto qualche errore di troppo dalla lunetta, poi nel finale c’è stato qualche cedimento di troppo.”

“Credo sia stato un insegnamento importante per i giocatori che conoscono meno questo campionato, nel senso che oggettivamente la Serie A è questa: devi essere sempre massimale, ricordarti le cose, eseguirle con precisione perché gli avversari sono tutti in grado di farlo e noi dobbiamo farci trovare pronti in ogni momento di difficoltà. Fosse stato così il divario non sarebbe stato tale da impedirci di rientrare. Abbiamo fatto una prestazione certamente al di sotto delle nostre possibilità e capacità e dobbiamo ripartire da qui, perché l’andamento sinusoidale della pre-stagione è fisiologico e dietro ogni angolo ci può essere una grande prestazione o una partita per metà spenta, come quella di oggi.”

“La squadra deve lavorare su tutto, difesa e attacco. Abbiamo oggi cinque chiamate offensive, mentre mediamente una stagione la inizi con almeno quindici. Dobbiamo fare un lavoro di costruzione, di metabolizzazione e di pulizia di quello che facciamo, perché aumentando di partita in partita l’aggressività degli avversari è chiaro che devi avere fluidità, ma anche capacità di interpretare e di leggere le singole scelte tattiche degli avversari. Su questo dobbiamo fare un grande lavoro. Dal punto di vista delle rotazioni, oggi nella seconda parte sono state quelle giuste ed hanno dato un esito diverso. Credo che molto nella prima parte dipendesse dal calo di energia di cui parlavo prima. In questo momento dobbiamo maggiormente intervenire nell’incremento della proposta offensiva e delle qualità della stessa, anche perché una buona parte dei punti dell’avversario sono venuti da contropiedi susseguenti ad errori offensivi.”

“Fernandez è espertissimo di questo campionato, che ha qualità e conoscenza del medesimo e riesce a darci tantissimo. Dovremo probabilmente pensare di utilizzarlo in funzione del punteggio, ma abbiamo anche l’obiettivo di insegnare a Sanders come si gioca in Italia, certamente in maniera differente da come è abituato. Dobbiamo dargli tempo di imparare e se nel momento in cui commette degli errori dovessimo sostituirlo con l’altro playmaker, ci troveremmo ad inizio campionato ad avere un giocatore che ha imparato molto meno di quanto ci è necessario. Dobbiamo quindi istruire Sanders, dandogli delle responsabilità, facendogli capire certe cose. Stesso discorso vale per Konate.”

“Torniamo in palestra con lo spirito e la consapevolezza di essere in corso d’opera e di dover imparare da questa sconfitta i giusti spunti di miglioramento.”