Trieste-Brindisi, Ciani: “Da brividi vincere di nuovo di fronte al pubblico”

Trieste-Brindisi, Ciani: “Da brividi vincere di nuovo di fronte al pubblico”

Il coach di Trieste analizza la vittoria nella prima di campionato

“C’era una striscia (di sconfitte con Brindisi, n.d.a.) che pesava sui pensieri e sul buonumore dell’ambiente e dei tifosi” – inizia così Franco Ciani in sala stampa – “E’ evidente in ogni caso che parliamo di squadre diverse. L’importante è parlare del fatto che abbiamo iniziato il campionato con una vittoria e questa è la striscia che ci piace di più e che conta di più. Dobbiamo guardare avanti e non indietro, facendo dei raffronti che possono anche essere comodi. Abbiamo giocato contro una squadra di primissima fascia, viene collocata nelle prime 4-5 posizioni in tutti i ranking e questo dà un connotato importante alla nostra impresa. Al di là dei supplementari e degli episodi finali, credo che questa vittoria sia il frutto di una partita molto tenace, molto inquadrata, molto mentalizzata, siamo stati avanti sostanzialmente per gran parte dei 45 minuti, quindi vuol dire che non è stata una prestazione estemporanea uscita da un finale occasionale, ma è stato il completamento – e sarebbe stato un peccato se non avesse avuto un esito positivo – di una prestazione di buonissimo livello e questo è il dato che ci riempie particolarmente di soddisfazione e ci energie nuove da utilizzare da qui in avanti.”

“Tutto ciò che ruota attorno alla squadra ottiene i risultati, il lavoro dei giocatori e di tutto lo staff. La cosa da brividi è stato di nuovo vincere di fronte al pubblico. In caso di sconfitta avremmo avuto solo momenti piacevoli, essere riusciti a vincerla rappresenta un ulteriore legame con il pubblico. La partecipazione del pubblico, soprattutto nei momenti finali, ci ha emotivamente lasciato un segno importante.”

“Abbiamo sbagliato cose facili, abbiamo fatto un po’ di confusione senza riuscire a trovare i riferimenti migliori. Sono comunque convinto che abbiamo ancora margini importanti. Credo che in qualche modo questo finale rappresenti una logica esemplificazione dei critieri per i quali questa squadra è stata costruita in questo modo. Il potersi affidare ad una tale task force di mestieranti nei momenti difficili è molto confortante, ma ognuno ha dato il proprio contributo. Il nostro giocatore con il maggior numero di punti segnati è il giocatore con il minor numero di minuti giocati (tolto Deangeli), questo fa capire quello che può essere il valore dei nostri giocatori più “di certezza”.”

“La squadra tira poco da tre punti? Konate, Grazulis e Delia hanno tirato molto bene da due punti e sono tutti in doppia cifra. L’utilizzo dei lunghi fa parte del nostro sistema di gioco, è da considerarsi “trainante” del nostro gioco, ma è chiaro che dovremo trovare risultati anche nel tiro da fuori in quei momenti in cui i nostri avversari dovessero trovare delle contromisure per limitare il nostro gioco sotto canestro.”

“Per quanto rigarda i singoli, voglio sottolineare che Delia veniva da un’estate particolare, quindi la sua condizione fisica migliora quotidianamente, supportato dalla sua grande mentalità. Banks, invece, ha catalizzato le attenzioni delle difese avversarie, stiamo cercando di adattare il nostro gioco a queste situazioni. Il dato delle palle perse, oggi, è migliorato molto e questa maggiore attenzione che riusciamo ad avere si traduce nella possibilità di poter contrastare una difesa molto fisica come quella di Brindisi.”