Trey Kell: A Milano mi serve un cambio di mentalità. Ma non sono egoista

Credits Ciamillo-Castoria
Credits Ciamillo-Castoria

E’ Trey Kell, reduce dalla bella prestazione di Mosca, il protagonista di “Uomini e Canestri”, la rubrica di Luca Chiabotti su Repubblica

E’ Trey Kell, reduce dalla bella prestazione di Mosca, il protagonista di “Uomini e Canestri”, la rubrica di Luca Chiabotti su Repubblica. Ecco alcune sue dichiarazioni.

SULLA MADRE

«Gli ho detto subito che sarebbe stato diverso alle altre squadre in cui ho giocato. L’ho avvertita di non guardare troppo le statistiche perché a Milano avrei dovuto avere un gioco più orientato verso la squadra».

SUL SUO RUOLO

«Credo che l’aggiustamento maggiore da fare a Milano riguardi la mentalità, perché ovviamente all’Olimpia ho molti compagni che hanno scritto la storia del basket europeo e non avrò sempre la palla in mano col compito di segnare molto come nelle mie precedenti esperienze. Però non mi ritengo un giocatore egoista, sono sempre disponibile a riconoscere quando è il momento di sostenere altri compagni per vincere. Ci sono partite in cui saranno necessari i punti, altre in cui sarà più importante passare la palla o difendere sull’avversario più forte. Peraltro, all’Olimpia, fin da subito, non mi hanno imposto di fare solo determinate cose, vogliono che esprima quello che sono, se sono libero devo tirare».