Dalle colonne di Tuttosport arrivano le parole di Stefano Sardara, patron della Reale Mutua Torino, in merito alla situazione ripescaggio in Serie A della squadra piemontese.
Sulla situazione in vista della riunione di domani: “La delibera della LBA era chiara. Era stato deciso che il campionato fosse a diciotto squadre e che si dovesse evitare di tornare a essere dispari. Con Pistoia che ha scelto di giocare in A2 si è tornati a quella situazione. Per questo LBA intende proporre il format a 16 escludendo Torino. Spero che nell’Assemblea di domani Roma e Cremona dicano quali sono le loro intenzioni, perché se decidessero di giocare in A ci metteremmo il cuore in pace. In ogni caso rimarremo alla finestra, anche se più passa il tempo e meno speranze avremmo di poter essere al via della A. Un peccato per la città e per l’intero movimento cestistico”.
Sul dubbio che a Torino possa non dispiacere rimanere in A2: “Non so come si possa dire una cosa del genere. La Serie A, Basket Torino la vuole fare. Del resto perché sarebbero già stati depositati i documenti necessari e la fidejussione da 250mila euro? Alcune società non l’hanno ancora fatto. Noi sì. Mancherebbe solo più il versamento di 250mila euro che le nuove associate devono versare e la documentazione del cambio di proprietà”.
Sulla trattativa per il passaggio di proprietà: “Non si conoscono i nomi di chi subentrerà perché la trattativa è stata molto riservata. I nomi si sapranno a passaggio di proprietà fatta A dispetto di qualche voce il gruppo che costituirà la nuova proprietà esiste per la A e mi ha confermato l’interesse all’acquisto anche nel caso di disputa della A2. È ovvio che se rimarremo in A2 i tifosi torinesi avranno di nuovo una piccola delusione che speriamo possano dimenticare in fretta”.
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