Toko Shengelia: Se un giocatore è sotto contratto serve accordo tra le tre parti

Toko Shengelia: Se un giocatore è sotto contratto serve accordo tra le tre parti

Toko Shengelia, ala della Virtus, ha rilasciato una lunga intervista a BasketNews. Molti i temi toccati, anche le voci estive

Toko Shengelia, ala della Virtus, ha rilasciato una lunga intervista a BasketNews. Molti i temi toccati, anche le voci estive.

«Non vorrei entrare in dettagli su questo argomento. Direi che c’è stato interesse da parte delle squadre, il che è normale. Sei un giocatore, ci sono squadre e sono interessate.

Quindi c’era una situazione. Ma al giorno d’oggi, la parola “riferito” è una parola così divertente. Tutti cercano di dire qualcosa che hai fatto, anche se in realtà non l’hai fatto.

Dicono che ho firmato ufficialmente o ho fatto ufficialmente questo o quello senza nemmeno farmi una domanda. Ma sai, questa è la società in cui viviamo oggi, e a questo punto ci siamo abituati. Molte piattaforme di social media vogliono ottenere informazioni per ottenere clic o qualunque sia il caso. Di solito c’è un qualche tipo di verità. Non viene dal nulla, ma i fatti sono quelli che contano. Non era vero che ho firmato fisicamente o personalmente alcuni documenti o contratti».

Sull’offerta del Panathinaikos: «Senti, in fin dei conti, accettare o non accettare non è importante perché ho un contratto [con la Virtus]. Non sto parlando di una squadra o di un giocatore in particolare, come me. Lo dico come esempio. Se il giocatore è sotto contratto e l’altra squadra è interessata, tutte e tre le parti devono essere sulla stessa pagina. Se ciò accade, ci sarà un accordo. Se una di quelle parti non è sulla stessa linea, allora non accadrà. Quindi, questo è tutto quello che ho da dire».

Dunque, Virtus: «Sì, sì. Una cosa che abbiamo imparato dall’anno scorso, è davvero difficile prevedere qualcosa. Alcune squadre si sono ricostruite alla grande, hanno portato giocatori fantastici, hanno speso un sacco di soldi e non sono arrivate ai playoff. E alcune squadre erano legate dalla chimica e hanno fatto i playoff. Quindi è davvero difficile prevedere fino a 2-3 mesi dall’inizio della stagione per vedere davvero in che direzione stanno andando le squadre. Ho imparato la lezione e non farò previsioni (sorride). Non voglio che mi ritornino addosso. Ma quello che voglio dire, con la squadra che avremo, cercheremo di trarne il meglio. Passo dopo passo, miriamo sempre al trofeo che abbiamo per primo. Passo dopo passo, vincendo la prima, provando a vincere la seconda, la terza, e poi provando a fare i playoff».

La traduzione è di BolognaBasket.