Stone: “Quello che mi dà energia è il fatto di ritrovare i tifosi”

Stone: “Quello che mi dà energia è il fatto di ritrovare i tifosi”

Stone "Sono orgoglioso di questo mio nuovo ruolo. Mi sento la Reyer dentro e per me è più facile mettermi a disposizione della squadra e aiutarla affinché continui a crescere"

Nella sala stampa del Taliercio le dichiarazioni di Julian Stone alla vigilia del match di Supercoppa con la VL Pesaro.

“Siamo abituati negli ultimi anni a giocare partite da dentro o fuori. Questo non cambierà il nostro approccio da quelle che abbiamo giocato fino ad adesso, noi andremo a Bologna per vincere”

Lei è un giocatore di grandissima energia, quanto la carica una partita del genere, da dentro o fuori?

“Voglio vincere la Supercoppa. Ma al di là della partita, quello che mi dà energia è il fatto di ritrovare i tifosi che per me sono una fonte di energia vitale. Io gioco per i compagni e per i tifosi e quindi questo è la nota più bella di questo inizio di stagione e sono contento che li ritroveremo in Supercoppa a Bologna.”

Le impressioni sui nuovi compagni e che tipo di nuovi equilibri stanno nascendo?

“Mi piace molto questa squadra, ma non voglio mettere pressione su di essa, però mi ricorda molto la squadra del primo scudetto. Victor Sanders è il giocatore con più talento con cui abbia mai giocato, probabilmente nel corso della stagione tutti se ne renderanno conto. Tarik Phillip è un giocatore di grande ordine, di grande intelligenza e di grande spessore, anche lui avrà bisogno di tempo per prendere in mano la squadra. Vasilis Charalampopoulos è un giocatore di grande intelligenza cestistica, ha già esperienza in Eurolega e sicuramente sarà un grande collante per tutti in campo. Martynas Echodas é un giocatore che vuole diventare forte e ogni giorno lavora tantissimo perché ha grande voglia e fame di emergere, credo che in un paio d’anni sarà un giocare di altissimo livello. Michele Vitali é un grande compagno di squadra, un grande passatore, un giocatore a 360 gradi. Jeff Brooks, ha un bagaglio di basket molto più ampio di quello che ha fatto vedere negli ultimi anni a Milano.

Come sta vivendo questa sua nuova esperienza in maglia Reyer come ipotetico settimo uomo, ma in realtà sta giocando più di tutti?

“Sono orgoglioso di questo mio nuovo ruolo perché sono orgoglioso di aver fatto parte della squadra che ha creato le fondamenta per il futuro della Reyer. Mi sento la Reyer dentro e per me è più facile mettermi a disposizione della squadra e aiutarla affinché continui a crescere e a migliorare con questo nuovo gruppo giovane. Io sono arrivato qui a Venezia e abbiamo fatto insieme un percorso importante. Il mio sogno è vedere la Reyer in Eurolega, per cui sono totalmente dentro il mio nuovo ruolo e sono felice di contribuire al miglioramento di questo gruppo di giocatori, perché un giorno, tra 15 anni, mio figlio possa dirgli di aver fatto un buon lavoro con la Reyer.”