Steph Curry: Mi sento ancora nel ‘prime’ della mia carriera, continuerò a spingere al massimo

Il playmaker sta per iniziare la 15° stagione con i Golden State Warriors

Stephen Curry, ospite di Geoff Bennett per parlare del nuovo documentario dal titolo “Stephen Curry: Underrated”, si lascia andare a una riflessione su come affronta l’ultima parte della sua vita da giocatore NBA.

“In realtà mi sento ancora nel ‘prime’ della mia carriera, perlomeno dal punto di vista di ciò che sono in grado di fare sul parquet.

Penso a cosa può riservarmi il futuro, cerco di vincere altri titoli, di spingere sempre al massimo delle mie possibilità.

Ma, voglio dire, l’aspetto che conta di più è il riuscire a ispirare gli altri, giusto? C’è qualcosa che va oltre me, le mie statistiche, del record da tre punti, dei titoli…. Tutto ciò che dà regala alla gente la speranza e la convinzione di potercela fare. E’ di questo che parla il film, di tutto ciò che coach McKillop (suo allenatore a Davidson) mi ha insegnato lungo il cammino.

La pallacanestro ha aperto tante porte straordinarie e ha cambiato tante vite in meglio. Ed essere in grado di farlo in un modo molto significativo è ancora surreale per me, proprio perché questo è un gioco che amo dal momento in cui ho iniziato a camminare. In questi momenti mi rendo conto di quanto sia stato tutto superiore alle mie aspettative in termini proprio di impatto”.

Nella sua straordinaria carriera Curry ha aiutato i Golden State Warriors a vincere 4 titoli NBA, ed è stato incluso per ben 9 volte in uno dei quintetti ideali della stagione.

Inoltre il figlio di Dell è primo nella storia della Lega per triple segnate in regular season (3390), nei playoff (618) e in carriera (4008).

Tutti record che continuerà ad aggiornare sera dopo sera….