10 – Zenit San Pietroburgo
Coach: Xavi Pascual (confermato)
Il terzo polo di Russia è vivo più che mai. Un anno fa, quello del grande salto in EuroLeague, il club si era mostrato spiazzato, ritrovandosi smembrato dal Khimki del suo reale punto di forza (l’anima russa), e portando un coach preparato come Joan Plaza a pagare da unico responsabile.
Un anno dopo, il club ha agito con tempismo e concretezza, salutando Gustavo Ayon ma dando vita ad un roster sfaccettato, profondo, e con una certa esperienza di EuroLeague.
Riferimenti? Sicuramente Kevin Pangos e Arturas Gudaitis. Entrambi reduci da qualche infortunio di troppo, entrambi di alto potenziale ma in una fase interlocutoria della loro parabola di carriera. Il valore c’è tutto, il rendimento è un interrogativo.
Ma, come detto, le alternative non mancano. In guardia Austin Hollins toccò la doppia cifra nella passata stagione, Billy Baron si è dimostrato tiratore mortifero un anno fa a Belgrado, KC Rivers e Will Thomas sono ormai garanzie di impatto immediato nella competizione.
Ma occhio anche a due talenti. Mateusz Ponitka, 9.1 di media nella passata stagione, è con Giedraitis del Baskonia il prototipo dell’ala piccola dominante nei prossimi anni. E dominio potrebbe essere parola d’ordine per Alex Poythress: prodotto di Kentucky, 203 centimetri per 108 chili esplosivi, 14+7 nell’ultima stagione di EuroCup con il Galatasaray.
Se al tutto si offre un coach come Xavi Pascual, uomo da grandi risultati nella competizione, difficile porre limiti alla squadra di San Pietroburgo. Anche per il titolo di VTB.
Continua a leggere: Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6 Pagina 7 Pagina 8 Pagina 9
Commenta
Visualizza commenti