14 – Zalgiris Kaunas
Coach: Martin Schiller (nuovo)
Gli addii, quelli pesanti, parlano di “rifondazione”, ma lasciano sempre quel retrogusto di “smobilitazione”. Difficile usare un termine simile nella squadra di riferimento del basket lituano, terra di pallacanestro 24 ore su 24, presenza fissa alle Top16 pre-new era.
Ma Sarunas Jasikevicius è stato simbolo, e polmone, di un team capace di prendersi per due volte in fila i payoff, con tanto di Final Four nel 2018. E al suo fianco, addio anche ad un giocatore importante come Edgaras Ulanovas nel declino inevitabile di Paulius Jankunas.
Certo, le basi restano, e in un campionato senza grandi rivali, Martin Schiller non avrà la stessa pressione che potrebbe palesarsi in altri piazze europee. Il classe 1982 nato a Vienna, ma cresciuto ad Amburgo, ha saputo costuirsi dal nulla, dal Dusseldorf sino al “coach of the year” di G League.
In campo, il mercato è stato “povero”, e inevitabilmente centrato su “seconde opportunità”. Quella che avrà il francese Johffrey Lauvergne dopo le difficoltà (anche fisiche) al Fenerbahce. Quella che avrà Pato Garino, sfortunato a Vitoria, e ancora ai box in Lituania.
Se Nigel Hayes e Augustine Rubit possono, con la loro crescita, essere elevato indicatore del potenziale nel pitturato, la certezza resta sugli esterni. Il talento di Thomas Walkup, il ritrovato Lukas Lekavicius, la produttività di Grigonis e Milaknis. Basterà per una stagione da metà classifica?
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