15 – Panathinaikos
Coach: Goergios Vovoras (nuovo)
Dimitris Giannakopoulos ha abituato il mondo a pesanti esternazioni, ma la crescente inquietudine del numero uno del club “green” non può essere derubricata a invettiva di parte, anche per chi non coglie appieno le dinamiche del basket greco.
In uno scenario di addii ad alto tasso di valore mediatico, Calathes e Pitino, o effettivo, l’ex presidente Manos Papadopoulos e Thomas, il risultato di queste “inquietudini” è in un roster di “seconde e terze scelte”, che se non può smarrire l’egemonia nazionale in assenza del “rivale” (anche se la Supercoppa…), si presenta in Europa senza velleità da playoff e in subordine al matrimonio Sloukas-Olympiacos.
Certo, gente come Fragiskos Alvertis e Dimitris Diamantidis può dare nuova stabilità al club (ma giocare è sempre altra cosa…), in campo tuttavia l’ago della bilancia si chiama solo e soltanto Nemanja Nedovic.
Dopo due stagioni disgraziate, la guardia serba è chiamata a fare la differenza (come ai tempi di Malaga) in un team dotato di buon quintetto, ma senza grandi alternative soprattutto nel reparto esterni.
Palla in mano al Marcus Foster, Sant Roos e Papapetrou in ala (diventerà stella di prima grandezza?) e Papagiannis sotto canestro. Ma anche il solo Pierre Jackson come alternativa di qualità per le guardie. Fondamentali i passi in avanti di Zach Auguste e Ben Bentil, da confermare la crescita di Kostantinos Mitoglou.
Il tutto in un’Oaka a lungo silente…
Continua a leggere: Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6 Pagina 7 Pagina 8 Pagina 9
Commenta
Visualizza commenti