17 – Alba Berlino
Coach: Aito Garcia Reneses (confermato)
La politica dei piccoli passi è sempre stata un “must” in casa Alba Berlino, sin dai tempi della Korac del 1995 in finale con Milano. Nella Germania dei (reali o fugaci) domini altrui, questa società sorta ad inizio anni ’90 ha saputo percorrere la sua strada senza farsi troppi problemi, e in Aito ha trovato un costruttore per vocazione.
Così, dopo i primi picchi di Sasa Obradovic, l’Alba ha silenziosamente firmato il «grande slam» tedesco nella passata stagione, mettendo la parola fine al binomio Bayern-Bamberg che durava dal 2010.
Certo, l’EuroLeague è altra cosa, e l’addio di Rokas Giedraitis, per quanto inevitabile, lascia una casella innegabilmente vuota. Il colpo di mercato, che è sgarbo reale, è Maodo Lo. Strappato al Bayern Monaco (dove aveva raccolto 9 punti, 2 rimbalzi e 3 assist di media), il play tedesco dovrà manifestare a breve termine un definitivo salto di qualità.
Certamente non potrà essere unica soluzione, ma l’Alba può mettere in mostra un reparto lunghi interessante, con i centimetri di Louis Olinde (classe 1998, 205 centimetri, ala) e il centro Ben Lammers, miglior stoppatore dell’ultima ACB con Bilbao (1.9).
In questo contesto, da non tralasciare il mortifero tiratore Marcus Eriksson, il play-assistman Peyton Siva e la voglia di Simone Fontecchio. Cruciali, la ripresa fisica di Jayson Granger (sfortunatissimo negli ultimi anni, ma grande equilibratore) e le letture di Luke Sikma, un’ala forte da top club di EuroLeague.
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