SPORTANDO LONG FORM – Ben Simmons, addio e ritorno. Tutte le tappe di una folle estate

SPORTANDO LONG FORM – Ben Simmons, addio e ritorno. Tutte le tappe di una folle estate

La telenovela dell'estate NBA, tra voci e colpi di scena. Tutti qui

«Chi mi critica non ha mai giocato a basket»

Serie con i Washington Wizards, primo round playoff. Doc Rivers difende Ben Simmons dopo un “battesimo” da 6 punti con 0/6 ai liberi, ma anche 15 rimbalzi e 15 assist: «Se non vi rendete contro del tesoro che avete, allora dovreste vergognarvi».

Simmons dice 22 in gara-2: «Non sono sorpreso dalle parole di Doc dopo gara 1, perchè lui conosce il gioco. Molte delle persone che mi criticano non hanno mai giocato a basket».

Arriva però la serie con gli Atlanta Hawks di Danilo Gallinari. 15/45 dalla lunetta per Simmons, la peggior percentuale della storia per un giocatore con almeno 70 tiri tentati. E passano gli Hawks. E’ il 20 giugno: «Non ho tirato bene dalla lunetta in questa serie – ammette l’australiano – Offensivamente non c’ero. Non ho fatto abbastanza per la mia squadra. Ci sono tante cose su cui devo lavorare».

Momento cruciale pare essere anche una schiacciata rifiutata in gara-7, individuata da Joel Embiid come momento chiave della sfida.

E’ davvero una botta per tutti, dopo una stagione chiusa al primo posto a Est. Rivers, per molti versi, quella stessa notte cambia registro: «E’ la point guard giusta per vincere il titolo? Al momento non ho la risposta. È questo quello che fa Ben. Anche se la gente è arrabbiata con lui, difensivamente ha fatto il suo su Young».

Ma di certo nessuno abbandona Simmons in casa 76ers: «Non voglio scendere troppo nei dettagli ma penso che abbiamo capito quale sia il lavoro giusto da fare ed il modo giusto per farlo» conclude Rivers. C’è un piano su Simmons, pochi dubbi.

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