Spissu: All’estero per uscire dalla comfort zone

Credit: Ciamillo & Castoria
Credit: Ciamillo & Castoria

Il playmaker azzurro: Potevo firmare dieci, quindici anni, a Sassari, restare fino a fine carriera e diventarne una bandiera, essere il capitano, ma non era quello che volevo

Marco Spissu, playmaker dell’Unics Kazan, ha parlato con Area 52 della sua esperienza in Russia.

“Volevo andare all’estero per uscire dalla comfort zone. Potevo firmare dieci, quindici anni, a Sassari, restare fino a fine carriera e diventarne una bandiera, essere il capitano, ma non era quello che volevo. Volevo ambire a qualcosa di più alto, alzare il mio livello e questo era lo step da fare. In Italia c’è solo Milano che gioca l’Eurolega e io ero sotto contratto con la Dinamo e c’erano un po’ di problemi su questo, poi è arrivata questa opportunità ed era quello che davvero volevo”.

L’impatto con VTB League ed Euroleague.

“La VTB League è un campionato molto tosto, più fisico rispetto alla Serie A. A livello tecnico penso che la Serie A sia però superiore. Ho imparato in queste poche partite di EL che bisogna essere subito aggressivi, che non puoi aspettare la partita. Devi entrare in campo concentrato e forte, perché magari non ho i minuti che giocavo l’anno scorso e che mi permettevano di aspettare la partita. Devi sfruttare ogni occasione che hai, se in Eurolega si entra titubanti si finisce per essere schiacciati. Il play è un ruolo importante, se ti fai vedere insicuro è la fine. Bisogna essere aggressivi, farsi rispettare ed essere duri in difesa.
Ci sono parecchi giocatori a cui mi potrei ispirare. Nel mio ruolo ce ne sono tanti, James, Larkin, Wilbekin. È bello provare a rubare qualcosa, qualche segreto sul gioco e sull’approccio alla gara. Hanno più libertà nel sistema perché sono campioni ma a 26 anni posso ancora imparare qualcosa.
L’organizzazione qui è pazzesca. Studiamo gli avversari ogni giorno tra video e campo. Non sarà facile, è il primo doppio impegno ma bisogna giocare al massimo, avendo già perso due partite dobbiamo rialzarci perché l’Eurolega non ti lascia tempo. Adesso pensiamo al Bayern e solo dopo al Fenerbahce”.

L’ex bandiera della Dinamo Sassari nelle prime 7 partite ufficiali con il team russo ha prodotto medie di 5.1 punti e 2.4 assist, tirando con il 58% dalla lunga distanza.

Fonte: Area 52.