“Siamo qui per restare”: Presente e futuro della BCL in un’intervista esclusiva con Patrick Comninos

“Siamo qui per restare”: Presente e futuro della BCL in un’intervista esclusiva con Patrick Comninos

Il CEO della Basketball Champions League ha conversato con Sportando sulla situazione della competizione ideata da FIBA, le sue prime quattro stagioni e il suo futuro.

Con quale frase riassumerebbe le prime stagioni della Basketball Champions League?

Provare a costruire un nuovo modello per le competizioni europee per club. Ci rendiamo conto che si tratta di una maratona e non di uno sprint, sappiamo che ci vorrà del tempo per portare BCL al livello che vogliamo raggiungere. Ma siamo felici dei progressi compiuti in queste prime stagioni, e soprattutto con le reazioni e le opinioni che i club esprimono sulle nostre iniziative.

Abbiamo ricevuto un voto di fiducia dai mercati, con l’ingresso dei nostri investitori americani. Tutto questo, se posso riassumerlo, rientra nell’approccio che abbiamo, che è quello di proporre un nuovo modello dove FIBA e le leghe nazionali lavorano fianco a fianco per creare un sistema che consente ai club di avere un piano a lungo periodo e una visione, con un livello di certezze.

Ci rendiamo conto che il basket non è giocato da dieci o undici club in Europa, ma da centinaia, e cerchiamo di fornire questa guida e questo sostegno a tutti i club.

Quale è il ruolo ricoperto dalle Leghe Nazionali nello strutturare la competizione? Forniscono una sorta di feedback su quali club potrebbero essere ideali o interessanti per il vostro progetto?

Abbiamo un’ottima collaborazione con le Leghe, come testimoniato dalla joint-venture tra loro e FIBA. Rappresentano il 50% del nostro Board, sono una parte integrale. Abbiamo conversazioni continue con loro e loro le hanno con le squadre, che vengono informate dei Rankings o di quanti posti una lega ha a disposizione nella competizione.

Non sono necessariamente loro a condurre le squadre verso BCL: non penso che sia il lavoro di una lega, che piuttosto deve informare i club sulla situazione del basket europeo e sulle diverse opzioni che ogni squadra può avere.

Il nostro pre-requisito, per partecipare, è il successo nelle competizioni nazionali, ma il nostro margine è specifico e forse limitato quando dobbiamo scegliere le squadre partecipanti. Quest’anno è abbastanza unico ed eccezionale, il processo standard fa sì che noi valutiamo i club interessati e candidatisi a partecipare, ne osserviamo i ranking e scegliamo chi inserire nelle partecipanti per la stagione.

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