Shai Gilgeous-Alexander, playmaker e leader degli Oklahoma City Thunder, non è il classico giocatore da All Star Game tutto triple ed evoluzioni sopra il ferro.
Gli avversari li batte soprattutto grazie a tecnica, timing e un clamoroso senso del canestro, che trova da qualsiasi posizione.
“Vengo al lavoro ogni giorno. Gioca a basket, interagisco con i miei fan. Amo la mia famiglia, chiamo i miei amici. Faccio tutto quello che fanno le persone normali. Non sono nulla di speciale…. Sono un ragazzo proprio come tutti gli altri”.
SGA e i Thunder sono ad un passo dall’assicurarsi la testa di serie numero 1 a Ovest per la seconda stagione consecutiva. L’ex Kentucky sta contribuendo con medie di 32.5 punti, 6.1 assist, 1.9 rubate e 5.1 rimbalzi a sera, tirando con un incredibile 52% dal campo, il 36% da tre ed il 90% ai liberi.
Ad oggi è l’indiscusso favorito per il titolo di MVP della Regular Season, davanti ad un Nikola Jokic che rischia di pagare i titoli già vinti in passato. Almeno questo è ciò che prevedono i bookmakers….
“Essere il volto della lega sarebbe speciale”, commenta Gilgeous-Alexander. “È un qualcosa che non posso controllare, ma che sarebbe comunque fantastico. Alla fine posso solo cercare di essere il miglior giocatore di pallacanestro possibile, la miglior persona possibile, il miglior modello di comportamento possibile per tutti i ragazzi che cercano di diventare giocatori di pallacanestro”.
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