2 – Segafredo Virtus Bologna
Coach: Sasha Djordjevic (confermato)
La Virtus Bologna avrebbe vinto lo scudetto in una stagione senza Covid? Impossibile a dirsi, ma certamente il disegno voluto da società e Djordjevic avrebbe lottato sino alla fine per quell’obiettivo con tutto il titolo per farlo.
E allora, una continuità importante per un team importante, ben consapevole di avere in mano ancora una stagione di massimo profitto per le due “superstar” Milos Teodosic e Stefan Markovic.
Al loro fianco, non paiono ancora in discesa le parabole di elementi come Giampaolo Ricci, Vince Hunter, Kyle Weems e Julian Gamble (nonostante le date di nascita ben differenti), mentre è sempre più stuzzicante il percorso di Alessandro Pajola: talento offensivo tutto da costruire, ma presenza difensiva e in regìa di affidamento anche sul piano europeo.
Quindi, il mercato. Oculato, attento, di sincero rinforzo. Awudu Abass è quell’ala piccola atletica che mancava nella passata stagione (non a caso si tentò l’ingaggio anche in inverno), Amedeo Tessitori un “corpaccione” cui chiedere minuti di sostanza senza troppo timori di depressione, Amar Alibegovic un elemento con punti nelle mani ma anche tanta voglia di “menarle”, quelle mani.
Certo, nella lotta a Milano la carta, vincente o perdente, si chiamerà Josh Adams. Ovvero quel che l’Olimpia non ha: una guardia fisica, in grado di portar la palla e segnare in attacco al ferro, e di far pesare muscoli e dinamismo in difesa. Dopo il flop Anadolu, e la rinascita a Malaga, ecco la chiamata definitiva della carriera.
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