8 – Happy Casa Brindisi
Coach: Frank Vitucci (confermato)
Il destino di Brindisi non poteva che essere legato al suo giocatore più rappresentativo delle ultime stagioni: Adrian Banks.
Il “grande tradimento” in direzione Fortitudo, la reazione del presidente Nando Marino, quindi l’effetto a catena che con gli addii di Martin e Stone ha azzerato quella che poteva essere la stagione più importante della storia.
Certo, il grande ostacolo, come per tutti, si è chiamato Covid-19, ma la realtà è che Frank Vitucci dovrà ricostruire un gruppo reduce da due finali di Coppa Italia, e da una certa presenza agli scorsi playoff, poi non andati in scena.
L’anello di congiunzione è Darius Thompson, chiamato alla maturazione definitiva nel ruolo di play, un’opportunità che potrebbe lanciarlo nelle prossime stagioni a livelli esponenzialmente più alti.
Non ci sarà più nessuno a contendergli la regìa, visto che al suo fianco arriva il bomber D’Angelo Harrison, uno dei favoriti alla corona di miglior marcatore della stagione al via.
Una “star” in grado di prendersi la squadra sulle spalle come Banks, ma certamente attardata nel rincorrere una carriera che si credeva ben più eccelsa. Giusto quindi un po’ di esperienza con l’equilibratore James Bell, a lato di un reparto lunghi certamente promettente.
Ousman Krubally, di ritorno in Italia, è noto rimbalzista e presenza importante nel pitturato, Nick Perkins lungo atletico e corridore, Derek Willis un prodotto di un college importante (Kentucky), con centimetri da ala forte (206), rudezza difensiva, numeri rilevanti (10+5 in EuroCup con Ulm) e tiro dalla distanza.
Ovviamente, di spessore il parco italiani. Alessandro Zanelli è atteso ad un nuovo salto di qualità, Riccardo Visconti e Raphael Gaspardo sono già certezze.
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