6 – Lavoropiù Fortitudo Bologna
Coach: Meo Sacchetti (nuovo)
Una squadra “italiana”, radicata profondamente nel nostro campionato, con il tecnico della nazionale e alcuni dei nomi più importanti, o interessanti, del nostro movimento.
Questa la scelta di Christian Pavani, e l’ennesimo sforzo di un club che vuole cavalcare il ritorno della Serie A ai massimi livelli in quel di Basket City.
Certamente, tutto nasce dalla panchina. Antimo Martino è stato improvvisamente messo alla porta, ben oltre i propri demeriti (sempre che esistessero). Una scelta dal sapore mediatico, che con Jasmin Repesa poteva fermarsi lì, ma che con Meo Sacchetti ha significato ulteriore rilancio.
Perché l’ex tricolore con Sassari porta “attenzione”, sa di certificazione di qualità, e il mercato è andato di conseguenza. Pur con alcuni punti di domanda.
Il trio di punte, poco da dire, è di grandissimo impatto. Il talento sconfinato di Ethan Happ nel pitturato, la classe infinita di Pietro Aradori in fase realizzativa, la qualità spesso travolgente di Adrian Banks.
I tre giocatori che hanno caratterizzato la scorsa stagione vestono ora la stessa maglia, ma pretendono anche uno scenario di contenimento in grado di esaltarli.
La regìa è italiana, ma sé per Matteo Fantinelli è arrivato il momento di dimostrare il proprio valore (ora o mai più?) senza alcun ostacolo, il salto di Gherardo Sabatini dall’Urania è certo impegnativo.
E poi c’è il duo americano, che a prescindere dalle qualità individuali delle ali Tre’Shaun Fletcher e Todd Whiters, dovrà essere soprattutto pressione sulla palla, durezza e atletismo in quantità.
Perch Ethan Happ è bellezza allo stato puro senza alcuna ruggine, e Leonardo Totè un patrimonio con “fisicità” ancora da costruire. Sarà il corollario a decidere il destino della Effe.
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