Il «Beli Day» è rinviato, la festa è tutta sassarese: Bendzius e Katic espugnano la Virtus Arena

Foto Ciamillo-Castoria
Foto Ciamillo-Castoria

78-83 il finale

Non capitava da 50 anni. La Virtus Bologna incassa la quarta sconfitta interna in fila e il “Beli Day” si trasforma in una festa sassarese. Niente esordio per Marco Belinelli, solo 8’ in panchina per Sale Djordjevic (espulso per doppio tecnico): è la Dinamo a prendere il comando dei giochi con la sassaiola immediata di Bedzius e a difendersi dai tentativi di rientro della Virtus sino alla sirena.

Milos Teodosic non riesce a prendere per mano la squadra, Josh Adams tesse e disfa la tela, mentre Pozzecco trova anche nell’ultimo arrivato Katic  ossigeno per arrestare la rimonta della Vu, caduta anche a -21.

78-83 il finale.

Virtus Bologna: debutto rimandato per Marco Belinelli

Djordjevic è una furia contro la terna arbitrale: espulso sul finire del primo quarto

PRIMO TEMPO

Primo tempo folle, a dir poco. E soprattutto per la Virtus Bologna. Esordio rinviato per Marco Belinelli (anche se il giocatore è nei 12), espulso Sasha Djordjevic dopo 8’, Bendzius che ne segna 17 in 11’ e Sassari che in poco più di un quarto tocca il +19. Virtus con due parziale, uno di 9-0 e uno di 16-3, che dal -21 rientra sino al -8 (38-46) di fine primo tempo. 9 di Milos Teodosic, 7 di Weems e Hunter per la Vu, per Sassari anche 10 di Spissu con 4 assist.

TERZO QUARTO

Gara che prosegue imperterrita nella sua “follia”. Sassari aggredisce i primi 5’ di gioco con un parziale di 10-0 che segna anche il 20esimo di Bendzius, 6/7 momentaneo da 3. Sul 40-56, ecco Markovic: 7 punti con un recupero, e controparziale di 14-2 Virtus per il 54-58 a 50’’. 54-60 quando si entra negli ultimi 10’.

QUARTO QUARTO

Si abbassano i ritmi, i recuperi di Adams valgono il 63-64 a 6.26, ma la Virtus i ferma qui. Più di 4’ segna segnare, due sorpassi mancati anche per le forzature della guardia USA, e allora Katic si presenza alla Dinamo con un personale parziale di 6-0 che vale il 63-72 a 2.08. La sfuriata di Markovic non basta.