Sergio Scariolo: Prepareremo i playoff con scelte tecniche, non mediche

Sergio Scariolo: Prepareremo i playoff con scelte tecniche, non mediche

Dopo la vittoria su Varese ha parlato in conferenza stampa coach Scariolo

Dopo la vittoria su Varese ha parlato in conferenza stampa coach Scariolo: “È stata una partita un po’ atipica, gli obiettivi erano diversi, dovevamo dare spazio ad alcuni, toglierlo agli altri, dare fiducia morale ad alcuni. Questi obiettivi sono stati raggiunti: alcune cose che abbiamo provato sono andate bene, su altre lavoriamo perché vadano meglio con qualche aggiustamento. Faccio i complimenti a Varese e a coach Brase per l’ottima stagione e l’ottimo lavoro che hanno fatto. Da parte nostra abbiamo la soddisfazione che per il secondo anno consecutivo nessuno di noi ha vinto più partite di serie A, al di là della differenza canestri per cui ci congratuliamo con Milano per il primo posto. Ora respiriamo un po’ e cominceremo a preparare i playoff non con le scelte mediche ma con le scelte tecniche, cosa che non è mai successa quest’anno.”

L’assenza di Teodosic? “È devastante, non per vincere una o due partite in più ma per il riassetto della squadra, quando c’è cambia completamente il modo di giocare della squadra, che è costruita perché lui ci sia. Le ha avute letteralmente tutte, lui è determinante: negli ultimi due mesi non l’abbiamo praticamente mai avuto e abbiamo provato a tenere botta, vincendo anche a Milano. Ora dovremo rimetterlo bene dentro, riaggiustando tutti a livello tattico e di costruzione della squadra. Siamo qui a lottare e lotteremo. Lui ha avuto prima il suo problema storico all’anca, poi al polpaccio, poi l’influenza, non sono state ricadute. È riuscito a stare con la squadra poco, sicuramente ora cercheremo di alzare la sua autonomia che ora è quella che è ma cercheremo di alzarla giocando, il che espone la squadra ad un rischio molto alto perché dovremo dare le briglie sciolte ad un giocatore che non è in forma perché deve entrare in forma. Dobbiamo passare da questa valle, speriamo che un turno di playoff sia sufficiente per questo.”

Ojeleye e Shengelia insieme? “Nei playoff noi giocheremo sicuramente con due cinque fino a prova contraria, due giocatori stranieri visto che purtroppo non abbiamo italiani da ruotare in quel ruolo, due stranieri a parte Toko che è inamovibile, Jordan lo è. Mam ha preso un vantaggio che però non è scolpito nella roccia, valuteremo le prestazioni, gli allenamenti, gli avversari, i piani partita a livello tattico, le altre posizioni sono abbastanza definite in progressione futura, soprattutto quando giochiamo contro squadre di stazza che non sono per esempio Treviso che giocava con 5 esterni, con Sorokas che è 2.02 e che non potevamo marcare perché portava il nostro cinque lontanissimo da canestro, lì abbiamo tamponato ma può essere l’eccezione, non la regola.”

Gli errori del primo tempo? “In NBA c’è una statistica che si chiama qualità del tiro o aspettativa di punti per tiro, che calcola quanti punti ti puoi aspettare da un tiro ed è il vero indice della qualità di produzione di una squadra. Se noi tutto l’anno valutiamo in base a questo aspetto avremmo vinto 15 partite in più: la costruzione dei tiri, da fuori e da sotto, durante tutto l’anno è stata altissima, purtroppo c’è stato spesso un divario ampio tra quello che doveva succedere e quello che è successo nella realtà. Oggi non è successo niente di diverso però diciamo che la tendenza annuale è quella, in un mese non cambia più di tanto. Abbiamo creato storicamente una valanga di tiri ad alta percentuale e non abbiamo sempre realizzato allo stesso modo.”