Sensibilizzare sul tema della disabilità attraverso il basket

Foto Pistoia
Foto Pistoia

La visita del ministro Alessandra Locatelli in occasione di Estra Pistoia-GeVi Napoli di ieri pomeriggio al PalaCarrara

In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, in programma domenica 3 dicembre, Estra Pistoia Basket 2000 in collaborazione con Napoli Basket protagoniste sul campo dell’anticipo della 10° giornata di LBA al PalaCarrara, hanno organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare il tema. Un programma, ed un messaggio forte, arrivato fino alle istituzioni nazionali tanto che nell’occasione è stata ospite anche il Ministro per la Disabilità, onorevole Alessandra Locatelli.

Accolta dal sindaco Alessandro Tomasi e dal vice-sindaco Anna Maria Celesti assieme ai presidenti delle due società, ovvero Massimo Capecchi per Pistoia e Federico Grassi per Napoli, oltre ad assistere al match è stata protagonista diretta per quanto riguarda la sensibilizzazione del tema della disabilità attraverso lo sport.

Come le due squadre scese in campo, infatti, tutto il mondo istituzionale ha indossato la maglia realizzata per l’occasione con il claim “Uniti contro le barriere”, con il Ministro che ha lanciato in aria il pallone simbolicamente per la palla a due dell’esibizione della squadra della società sportiva pistoiese Wolf Basket che ha un proprio team che partecipa ai campionati di pallacanestro in carrozzina.

Una serata che ha coinvolto gli oltre 3500 spettatori presenti sugli spalti del PalaCarrara e, fra di essi, ragazzi ed accompagnatori di ben 15 associazioni del Terzo settore del territorio legate al mondo della disabilità che hanno consentito di far trascorrere ai propri assistiti alcune ore all’insegna dello sport, del gioco e della spensieratezza per andare, davvero, oltre le barriere.

«Un momento straordinario – la dichiarazione del Ministro Locatelli – e gli eventi creati per questa occasione dimostrano che tutti ci possiamo davvero unire per i diritti delle persone con disabilità. Ma io direi di più, perché si tratta del diritto di ognuno di noi a mostrare le proprie competenze ed i propri talenti, portando avanti valori sani sia nello sport che nella vita».