Chieti batte Scafati, ma dal club campano arrivano parole dure.
Ecco un passaggio del comunicato ufficiale del club:
«Se è vero infatti che al PalaTricalle ad imporsi è stata la compagine di casa (86-83), protagonista di una sfida accorta, determinata e vogliosa, è altrettanto vero che la contesa si è disputata in un inaudito clima di tensione e nervosismo, condizionato dalle ingiurie, offese e intemperanze della nutrita rappresentanza di tifosi locali che, sebbene la partita fosse a porte chiuse, era invece presente sulle gradinate del palasport. Ciò che ha in particolar modo oltraggiato il team salernitano sono stati i cori, gli epiteti e le frasi di chiaro stampo razzista riversati all’indirizzo dei due atleti statunitensi in casacca gialloblù. E, come se non bastasse, gli stessi tifosi hanno poi costretto la formazione scafatese ad allontanarsi dalla struttura solo dopo diverse ore dalla sirena conclusiva e solo dopo che le forze dell’ordine fossero state costrette ad intervenire per sedare gli animi e per ristabilire una parvenza di tranquillità».
Così il g. m. Gino Guastaferro: «Devo innanzitutto fare i complimenti alla squadra di Chieti, che ha vinto meritatamente l’incontro, ci ha creduto fino alla fine ed ha lottato in maniera pregevole. Devo però denunciare una cosa molto eclatante, soprattutto per il momento storico che stiamo vivendo. La gara doveva essere a porte chiuse ed invece siamo stati aggrediti da un folto nugolo di tifosi che, sin dalla palla a due, si è scagliata con ingiurie anche personali verso ogni nostro tesserato, offendendo tra l’altro con cori e frasi razziste i nostri due americani di colore. Non potevo non denunciare tali violenze, alla luce dei sacrifici che stiamo facendo in questa stagione agonistica così complicata. Ho già allertato i Carabinieri di Chieti e domani sporgerò denuncia, affinché in gara quattro non si verifichi lo scempio a cui abbiamo assistito stasera».
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