Givova Scafati-Acqua S. Bernardo Cantù, la guida alla finale

Givova Scafati-Acqua S. Bernardo Cantù, la guida alla finale

I pronostici di inizio playoff sono stati rispettati: Cantù e Scafati si affronteranno in finale per contendersi la promozione nella massima serie

I pronostici di inizio playoff sono stati rispettati: Cantù e Scafati si affronteranno in finale per contendersi la promozione nella massima serie. Come da previsioni iniziali, le due squadre – tra le più blasonate dell’intera categoria – si ritroveranno faccia a faccia per l’ultimo atto della stagione, la finalissima del Tabellone Argento di A2. Già rivali alla Final Eight di Roseto degli Abruzzi e al penultimo turno di fase a orologio, le due compagini si sfideranno, sabato sera al PalaMangano alle ore 20:45, per la terza volta in questo 2022. Due, quindi, i precedenti stagionali, con una vittoria per parte. Nella già citata partita di regular season, a vincere lo scorso 24 aprile sono stati i gialloblù, per 66 a 62. È giusto sottolineare, però, che in quell’occasione all’Acqua S.Bernardo mancava un americano, Trevon Allen, fuori per infortunio. Diverso, invece, l’esito della semifinale di Coppa Italia giocata a marzo, in cui i biancoblù sono usciti vittoriosi dal campo con un meritato 82-76 a proprio favore, che è valso l’accesso alla finale del torneo.

IL CAMMINO – Cantù è arrivata in finale in virtù del 3-1 inflitto a Forlì e del 3-0 a Ravenna, eliminate rispettivamente ai quarti e in semifinale playoff. Quanto alla Givova, i salernitani hanno raggiunto l’ultimo atto della post season battendo Monferrato 3-0, al primo turno, ed eliminando l’Assigeco Piacenza in semifinale, al termine di una serie combattutissima protratta sino a Gara 5; prima che i piacentini impattassero la serie, i gialloblù erano avanti due a zero. In regular season Scafati ha invece chiuso al comando del Girone Rosso con 25 vittorie e 5 sole sconfitte, per un totale di 50 punti, cinque in più di Verona (seconda a 45) e dieci in più di Ravenna (terza a quota 40). In stagione regolare la formazione allenata da coach Alessandro Rossi sfiorava gli 83 punti a partita, mentre sono quasi 80 i punti di media segnati ai playoff, con una media di ben 41.1 rimbalzi arpionati a incontro.

PRECEDENTI STORICI – Nella storia meno recente le due formazioni si sono affrontate altre 4 volte, tutte in Serie A. I precedenti risalgono al biennio 2006-2008 in cui i campani parteciparono al campionato italiano di vertice; a oggi, quelle due annate sono le uniche apparizioni del club scafatese nel primo livello nazionale. Nella stagione 2006-2007 Scafati vinse in casa la gara di andata, 89 a 74, salvo poi perdere il ritorno in Brianza 100 a 85; in entrambi i casi le lunghezze di margine furono di quindici punti. L’anno dopo, invece, i biancoblù vinsero ambedue gli incontri con uno scarto complessivo di ventidue punti: 70-60 in casa e 78-90 in trasferta. In quegli anni Scafati fu allenata da grandi personaggi della pallacanestro internazionale quali Aza Petrovic e Teoman Alibegovic. In totale, quindi, sono 6 i confronti complessivi tra le due rivali, con i brianzoli avanti 4 a 2 nei precedenti.

IL RECORD – Grazie al successo in Gara 5 contro Piacenza, per la prima volta nella sua storia la Givova ha raggiunto la finale promozione per salire in Serie A. Quando, invece, fu promossa nella massima serie al termine della stagione 2005-’06, Scafati ci andò direttamente senza dover fare i playoff, in virtù del primo posto conquistato in regular season e di regolamenti diversi rispetto a quelli attuali. Se l’esordio in Serie A avvenne nel 2006-‘07, il debutto in A2 risale invece all’annata 2000-’01. Prima di allora il team scafatese aveva militato a lungo in Serie B. Sono 3, infine, i titoli in bacheca della società del patron Aniello Longobardi: una Supercoppa di A2, ottenuta nel 2020, e la Coppa Italia di A2, vinta dai gialloblù nel 2006 e nel 2016.

GLI EX – Sono in tutto tre gli ex della finale: due della Givova e uno dell’Acqua S.Bernardo, anche se, di fatto, ne scenderà in campo soltanto uno, David Cournooh, a Cantù per un anno e mezzo. Arrivato in Brianza nel gennaio del 2017 per la seconda parte di stagione, Cournooh rimase, poi, anche l’annata successiva, raggiungendo una semifinale di Coppa Italia, dopo aver vinto lo storico derby contro l’Olimpia a Firenze, e giocando i playoff, sempre contro Milano, dopo aver chiuso la regular season al settimo posto. Con i colori biancoblù Cournooh ha giocato 50 partite ufficiali, realizzando quasi 400 punti. Gli altri due ex della finale sono Luigi Sergio e Davide Raucci, entrambi alle prese con degli acciacchi fisici piuttosto seri. Sergio è fermo da gennaio per via di un infortunio in allenamento (rottura del tendine d’Achille destro), mentre Raucci, che pure aveva giocato la semifinale di Roseto, non ha ancora totalmente recuperato da un’operazione al ginocchio sinistro (rottura del legamento) che continua a procurargli degli strascichi e più problemi del previsto. Pur essendo sempre presente nel “Gruppo Squadra”, l’ex canturino non gioca una partita dallo scorso 12 marzo; l’ultima, appunto, è stata la semifinale di Coppa Italia contro Cantù. Corpulenta ala di 198 centimetri per 106 chili, Raucci ha militato brevemente in biancoblù nell’annata 2017-’18, salvo tornare in A2 a stagione in corso, venendo ingaggiato dalla Virtus Roma. Tornando a Sergio, l’attuale capitano della S.Bernardo ha giocato invece in Campania la scorsa annata, vincendo con la compagine salernitana anche una Supercoppa a inizio stagione.

QUI CANTÙ – A presentare la finale promozione coach Marco Sodini e il playmaker Luca Vitali, di seguito i loro commenti.

Sodini: «Arriviamo a giocarci una finale di un campionato composto da 28 squadre, dove, per arrivare all’ultimo atto della stagione, si sono dovute superare tantissime compagini agguerrite e molto bene allenate; squadre strutturate e con buoni giocatori. Noi, dal primo giorno di raduno, sogniamo di giocare queste partite che stanno per arrivare. Il fatto di incontrare Scafati, che è una squadra che ha vinto il proprio girone e che non ha mai perso in casa in tutto il campionato, è la testimonianza che i valori sono assolutamente settati sull’alto livello. Noi abbiamo la consapevolezza di che rivale andiamo ad affrontare perché l’abbiamo già sfidata in due occasioni. Sappiamo che, in questo momento, la chiave di volta di ogni partita sarà restare concentrati, possesso per possesso, consapevoli che ci saranno errori ma consapevoli anche che, a prevalere, sarà la squadra che ne commetterà meno. Il fattore campo esiste da tutte e due le parti, pertanto, dovremo esser così bravi da vincere almeno una partita a Scafati; per farlo, però, dovremo innalzare il nostro livello di attenzione. Siamo determinati al massimo: siamo presenti, siamo compatti, siamo coesi. Non avremmo potuto chiedere niente di meglio che giocare una finale, e adesso vogliamo giocarla con il massimo delle aspettative, delle ambizioni e della propositività».

Vitali: «Affrontiamo una squadra davvero forte e che potrà contare su un vantaggio molto importante, ossia il fattore campo. Un campo, peraltro, decisamente ostico e che senz’altro giocherà a loro favore per il grande calore e il sostegno del pubblico di Scafati. Tutto questo, però, deve essere per noi uno stimolo extra, perché, se vogliamo realizzare il sogno di riportare Cantù dove merita, allora occorre fare qualcosa di straordinario».

GLI AVVERSARI – In cabina di regia il riferimento della squadra è l’esperto Diego Monaldi, 29 anni, che, nel biennio precedente a Scafati, ha fatto le fortune di un’altra squadra campana, Napoli. Con il team partenopeo ha conquistato lo scorso anno una storica promozione in Serie A. In precedenza, dal 2016 al 2019, ha militato nel massimo campionato nazionale vestendo le canotte di Dinamo Sassari e VL Pesaro. In questi playoff sta segnando 10.4 punti di media, cui aggiunge quasi 4 assist a partita, il migliore dei suoi in questa specialità. La guardia titolare è la “combo” americana Rotnei Clarke, 33 anni il mese prossimo; in A2 ha indossato le maglie di Trapani, Mantova e San Severo. Come Monaldi, anche lui vanta un passato a Pesaro, in LBA, dove ha avuto l’occasione di giocare in due diversi frangenti ma sempre sui finali di stagione, dopo aver cominciato entrambe le volte l’anno in Australia. Australia dove, uscito dall’università, Clarke ha saputo costruirsi una solida carriera; al college ha giocato per i Razorbacks, ad Arkansas, lo stesso ateneo dell’ex canturino Charles Thomas (lo scorso anno a Scafati). In post season, complice anche l’arrivo di Cournooh e un minutaggio giocoforza leggermente inferiore, ha abbassato le sue medie realizzative, passando dai 14 punti di media realizzati nel Girone Rosso ai 9.6 nei playoff. Salvo sorprese, nello spot di “tre” parte quasi sempre l’ex Brindisi, Iris Ikangi, 28 anni. Versatile ala di due metri, dotata di grande energia e di un discreto tiro da tre, Ikangi ha assaggiato la Serie A due stagioni fa, collezionando 26 presenze con la squadra pugliese. In questi playoff, l’ala italiana di origini congolesi, contribuisce portando alla causa 5.6 punti e 2.9 rimbalzi di media, anche se il suo principale apporto è in difesa, dove sa essere davvero un osso duro. L’ala forte titolare è Valerio Cucci, classe ’95, un anno più giovane di Ikangi; può giocare sia da “quattro” sia da “cinque” a seconda dei quintetti in campo. Principalmente ala grande, Cucci è un giocatore che può far male anche da oltre l’arco, grazie a un buon tiro da fuori; nelle otto sfide di playoff ha messo insieme 7.1 punti e 5 rimbalzi di media. Completa lo starting five il veterano americano Ed Daniel, nativo dell’Alabama. 32 anni il prossimo 13 giugno, Daniel aveva già giocato in Italia con i colori di Pistoia, Varese, Cremona e Fortitudo Bologna; in Serie A vanta più di 80 presenze e più di 700 punti realizzati. In questi playoff sta avendo numeri da MVP con 11 punti e quasi 10 rimbalzi a partita, sfiorando davvero di pochissimo la “doppia doppia” di media. Passando alla panchina, il giocatore ad avere il minutaggio più alto è il già citato Cournooh, ingaggiato come dichiarato rinforzo per centrare la promozione; pur partendo dalla panchina, gioca mediamente 25’, segnando circa 11 punti a partita. È reduce da un biennio a Cremona e alle sue spalle ha un altro biennio con la Virtus Bologna, esperienza grazie alla quale può annoverare una Champions League in bacheca. Nelle rotazioni di coach Rossi ha un ruolo altrettanto importante capitan Riccardo Rossato, sul parquet 23’ a gara. Pur non essendo un titolare è, di fatto, il giocatore più impattante in termini di punti, oltre i 12 a partita in questi playoff, nessuno come lui tra le fila gialloblù. Ai 12.3 punti aggiunge anche 4.4 rimbalzi e 3 assist di media. Anche in stagione regolare segnava tantissimo ed è indubbiamente tra i giocatori da tenere maggiormente sotto osservazione. Le altre risorse di un roster senz’altro profondo e ricco di alternative sono l’ala Joseph Mobio, il pivot Quirino De Laurentiis e il play Matteo Parravicini, rispettivamente elencati in ordine di minutaggio, dal più alto al più basso. Mobio, peraltro grande amico di Jordan Bayehe, è un giocatore duttile, molto fisico e decisamente atletico, che può adattarsi a ricoprire più posizioni in campo; con 6.5 punti e 4 rimbalzi di media in 18’, il suo impatto è certamente significativo. Lo stesso Mobio ha condiviso con coach Sodini in panchina un biennio a Capo d’Orlando, con cui è emerso disputando due ottime stagioni tra il 2018 e il 2020. De Laurentiis, ex Rieti, Tortona, Forlì e Agrigento, gioca invece 16’ a partita totalizzando 5.9 punti e 3.6 rimbalzi. Infine, Parravicini, ventenne varesino cresciuto nella Pallacanestro Varese: è il play di scorta della Givova, con un impiego di circa 11’ a incontro; nelle due stagioni precedenti si è messo in luce a Bergamo. A differenza dei due precedenti, per la terza sfida stagionale tra Cantù e Scafati non sarà presente l’esterno Lorenzo Ambrosin, il quale, lo scorso mese, ha lasciato la squadra campana per accasarsi ad Agrigento, in Serie B.

TV E MEDIA – Gara 1 sarà trasmessa in diretta su LNP Pass, piattaforma streaming per soli abbonati; radiocronaca dell’incontro sulle frequenze FM di Radio Cantù 89.600 (Lombardia) e sul sito radiocantu.com. Aggiornamenti social sui profili ufficiali di Pallacanestro Cantù: Facebook, Twitter, Instagram e Telegram. Gara 2 sarà invece trasmessa anche in diretta TV sui canali di Mediasport Group: MS Sport (canale 402 DTT, canale 814 Sky, canale 54 Tivusat). Tutte le partite della serie si giocheranno alle ore 20:45. Sabato 4 giugno Gara 1, lunedì 6 giugno Gara 2. Giovedì 9 giugno la serie si sposta al PalaDesio per Gara 3. Eventuale Gara 4 sempre a Desio, sabato 11 giugno; eventuale Gara 5 martedì 14 giugno, di nuovo a Scafati.