Zoran Savic, GM del Partizan, parla con il Corriere dello Sport del nuovo roster costruito dalla Segafredo Virtus Bologna.
“Sono sincero, a me piace molto. Credo sia in atto un processo di ringiovanimento. La società probabilmente non spende i soldi di prima, ma ha lavorato bene sul mercato. E poi al timone c’è sempre Sergio…Lui sa bene come gestire il gruppo. Non sempre i grandi nomi sono garanzia di qualità assoluta, si può fare bene comunque. Per dire: andare avanti con Teodosic e Belinelli insieme, anche per esigenze fisiche, sarebbe stato più diffcile. Ora puoi utilizzare
Marco secondo le sue incredibili doti di tiratore. Le cose possono andare anche meglio dell’anno scorso”.
Il dirigente serbo ritiene che gli arrivi di Devontae Cacok, Jaleen Smith e quello ancora da definire di Bryant Dunston risulteranno fondamentali per la nuova stagione europea.
“Perché io penso che questa squadra sia più adatta all’Eurolega di quella della scorsa stagione. In quella competizione se non hai un approccio molto fisico non vai molto avanti. E io vedo una Virtus più tosta proprio sotto questo aspetto, più attrezzata fisicamente. Sarà come sempre un torneo estremamente impegnativo, ma Scariolo ha le sue carte da giocare”.
Savic è tornato brevemente a parlare del ‘caso’ Nikola Mirotic.
“Ha pesato la volontà del giocatore, che forse non ha retto alle pressioni. Ma l’ho detto, io ricordo un incontro con me e il presidente e una stretta di mano. Per me le strette di mano sono importanti…”.
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