Questa mattina, nella Club House societaria di via Nenni, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del prossimo impegno di campionato: sabato, palla a due alle 20:30, al PalaSerradimigni arriva la Pallacanestro Trieste per la sfida della 7°giornata.
A incontrare i giornalisti di televisione, carta stampata e agenzie Ousmane Diop: il lungo senegalese è rientrato in campo nella sfida con l’Olimpia Milano al Mediolanum Forum dopo lo stop per infortunio. “È stato molto bello ritrovare il campo dopo così tanto tempo e tanti sacrifici _ha spiegato Ousmane_ lavorando duro con lo staff tecnico. Sono felice di tornare a giocare anche se chiaramente dopo cinque mesi di stop non sono al 100% ma lavoriamo per crescere”.
Questa Dinamo sta vivendo un momento difficile ma ci sono ampi margini di miglioramento…
“Vedendo quello che abbiamo fatto all’inizio in Supercoppa è la nostra difesa che deve crescere insieme, ci siamo un po’ fermati a parte alcune partite, se cresciamo sotto questo aspetto possiamo giocare come vogliamo noi”.
Sente pressione per il rientro?
“Nessuna pressione, cerco di stare tranquillo e fare le cose che servono per aiutare la squadra ma ad essere onesto non ho mai sentito pressione in vita mia giocando a pallacanestro perchè è il mio lavoro e lo faccio con tutto me stesso. Adesso che ci attendono delle partite importanti non dobbiamo avere nessuna pressione ma dobbiamo giocare con la testa leggera: questa settimana ho visto i ragazzi molto concentrati e credo che le ultime tre uscite ci stiano insegnando qualcosa per ritrovare noi stessi. Dobbiamo stare tranquilli, dobbiamo seguire le direttive dello staff e sicuramente andrà meglio”.
Negli ultimi due anni a Torino coach Cavina ha contribuito molto alla sua crescita, qual è il suo rapporto con lui?
“Ho avuto Demis ultimi due anni a Torino, con lui si lavora tanto e bene: la cosa importante è continuare a seguirlo. Anche a Torino abbiamo fatto fatica all’inizio ma abbiamo creduto in lui e in ciò che faceva, i risultati e quello che abbiamo fatto sono sotto gli occhi di tutti. È importante continuare a seguirlo e fare le cose che dice”.
Contro Trieste vi attende una sfida durissima…
“In questo momento la cosa più importante è pensare a noi e restare concentrati su di noi: dobbiamo trovare noi stessi, questa settimana ho visto grande concentrazione e voglia di riscatto. Trieste è una squadra forte con lunghi pericolosi, il valore degli esterni lo conosciamo tutti: hanno esperienza e punti nelle mani, sanno come si vince. Abbiamo bisogno di queste partite toste per ritrovarci”
Che differenze ha trovato tra campionato e coppa dopo due anni di A2?
“Per la prima volta in due anni mi sono sentito piccolo in campo, la fisicità è molto elevata e bisogna lavorarci: credo che il livello si sia alzato molto sia in BCL sia in campionato”.
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