Sassari, DeShawn Stephens ritrova l’Italia

Il rapporto col basket nostrano del centro classe 1989, firmato dai sardi per sostituire Chinuanu Onuaku

A poco più di due anni di distanza, domenica 20 novembre in occasione del settimo turno di Serie A UnipolSai 2022/23 DeShawn Stephens tornerà a calcare un parquet italiano.

Il centro statunitense classe 1989, in azione sul suolo nostrano per l’ultima volta il 18 novembre 2020 contro il Banco di Sardegna Sassari in Basketball Champions League, è stato infatti messo sotto contratto fino a fine stagione proprio dalla formazione biancoblu che, per colmare la lacuna prodotta nelle scorse ore dalla partenza di Chinanu Onuaku, ha deciso di virare su un profilo avvezzo ai palcoscenici e ai climi italiani come quello del nativo di Los Angeles.

Costui, iniziata la stagione corrente in Bosnia al BC Igokea assieme all’ex Varese Antabia Waller e l’ex Reggio Emilia Bryant Crawford, ha fatto conoscenza per la prima volta con la realtà cestistica tricolore nel 2017/18 a Cagliari, in A2, esperienza a cui ha fatto seguito poi quella della stagione 2019/20, un’annata cominciata in Serie A a Bologna sponda Fortitudo (al fianco di Kassius Robertson, ora a Reggio Emilia, e Nicolo Dellosto, ora a Napoli) e proseguita a Scafati (società che dunque affronterà da avversario quest’anno) nel secondo campionato nazionale.

Il legame di Stephens con l’Italia però non si esaurisce ai soli trascorsi degli anni passati visto che è nel nostro Paese o contro squadre che lo rappresentano che il lungo californiano ha fatto registrare alcune delle migliori prestazioni della carriera.

In particolare, Stephens ha messo a segno il proprio career high in punti con la maglia della Pasta Cellino in A2 (34 punti con 15/18 dal campo contro la Cuore Napoli Basket nel dicembre 2017), mentre con quella della Givova ha realizzato il proprio “best” in una singola gara a livello di rimbalzi totali (21) nel 2019 contro una Bertram Tortona infarcita di giocatori (Tavernelli, Mascolo, Grazulis, De Laurentiis) che ritroverà da avversario nelle prossime settimane.

Sempre con Cagliari, invece, Stephens ha tentato (14) e convertito (9) il maggior numero di liberi in una singola gara in carriera affrontando nel 2018 la Calze Pompea Roma di Massimo Chessa, giocatore col quale da qui a fine anno il lungo USA sarà chiamato a condividere lo spogliatoio della Dinamo.

Assieme a lui, ma nella metà campo rivale, riapprodando in Italia Stephens avrà modo inoltre di incrociare nuovamente, oltre a Robertson e Dellosto, anche Riccardo Rossato (con lui a Scafati tre anni fa) e, soprattutto, Skylar Spencer, lungo della Pallacanestro Trieste che Stephens ha avuto al fianco per un anno a San Diego State nel 2012/13 e contro il quale si troverà a lottare sotto i tabelloni per la prima volta dal 2018, anno in cui, a giugno, i due si sono ritrovati in due circostanze l’uno contro l’altro con le maglie di Guaros e Trotamundos nella prima lega venezuelana.

Per Stephens quindi, è evidente, saranno molte le persone da salutare e riabbracciare nel corso di un’avventura (la terza in Italia, la seconda in Sardegna) che gli consentirà di riallacciare quel filo con la Serie A interrotto anzitempo nel 2019 quando, dopo 5 gare, 48 punti e 20 rimbalzi totali, l’ex Hapoel Tel Aviv e Bakken Bears salutò l’Emilia e la prima lega nazionale per approdare a Scafati, proprio la squadra contro cui, guarda a caso, sarà chiamato a debuttare col Banco di Sardegna alla ripresa del campionato dopo la finestra per le nazionali.

Fonte: LBA.