Salvatore Trainotti e l’addio a Trento: La gioia delle promozioni, la sofferenza delle due finali

Salvatore Trainotti e l’addio a Trento: La gioia delle promozioni, la sofferenza delle due finali

Salvatore Trainotti lascia dopo 32 anni l’Aquila Trento. Ecco le parole del direttore generale azzurro al Corriere del Trentino

Salvatore Trainotti lascia dopo 32 anni l’Aquila Trento. Ecco le parole del direttore generale azzurro al Corriere del Trentino.

SUL SEGRETO DEL SUCCESSO DI TRENTO

«Mutuo le parole del nostro capitano Toto Forray: “Il club prima di tutto”. Questo è stato il filo conduttore che ci ha permesso, insieme ad altri fattori, di arrivare dove siamo ora. I personalismi e gli egoismi non portano da nessuna parte. Chi si avvicina all’Aquila sa che deve farlo in questo modo»

SULLE DELUSIONI E I SUCCESSI

«Indubbiamente aver perso due finali scudetto non è stato proprio facile da digerire, è vero che con il senno di poi ti rendi conto del livello altissimo raggiunto ma a caldo la sofferenza non è mancata. Tutte le promozioni invece hanno rappresentato il coronamento di un percorso, a prescindere dalla categoria si tratta di successi indimenticabili»

SUI GIOCATORI

«Fortunatamente sono andato d’accordo quasi con tutti, impossibile però non fare i nomi di Toto Forray e Aaron Craft. Sono stati determinanti dentro e fuori dal campo, Toto lo è ancora ovviamente»

SU MAURIZIO BUSCAGLIA

«Quello che abbiamo ottenuto è stato in primo luogo merito suo e dei giocatori. Maurizio ha caratterizzato la società dando un imprinting davvero importante, il suo marchio rimarrà per sempre, lo devo solo ringraziare»