La NBA ha deciso di correggere il protocollo per quei giocatori i cui test per il Coronavirus risultano “inconclusivi”, permettendo loro di poter tornare più velocemente in campo, riporta Adrian Wojnarowski di ESPN.
Nel caso in cui il giocatore dal test inconclusivo risulti asintomatico e negativo a un primo test, gli sarà permesso di giocare nella partita seguente ammesso che entro 60 minuti dalla palla a due vi sia il risultato di un secondo test negativo. In media 5 test su 1000 risultano inconclusivi.
Questo provvedimento punta a evitare che la disponibilità di un giocatore che risulti “inconclusivo” possa avere un’assenza lunga e non necessaria nel corso di una serie playoff.